Trapani, una nuova vita per la piscina comunale - QdS

Trapani, una nuova vita per la piscina comunale

Vincenza Grimaudo

Trapani, una nuova vita per la piscina comunale

martedì 06 Giugno 2023

L’impianto di via Tenente Alberti torna in attività dopo un’odissea lunga tre anni tra Covid, caro bollette e danni causati dal maltempo. In agenda importanti interventi di riqualificazione

TRAPANI – Riapre la piscina comunale di via Tenente Alberto a Trapani e lo fa in grande stile. Rimasta chiusa per una serie infinita di problematiche, che si sono accavallate l’una sull’altra, adesso la riapertura ha anche segnato un potenziamento delle attività. In attesa dell’avvio oramai imminente dei lavori che serviranno a riqualificare l’impianto e soprattutto a superare in via definitiva il problema dei costi energetici di gestione di cui la società che la gestisce, l’Aquarius Noto, deve farsi carico. E questo è stato uno dei tanti motivi che hanno spinto alla chiusura prolungata dell’impianto. Intanto la riapertura fa segnare il passo anche con un potenziamento delle attività, buona notizia per le famiglie e gli sportivi. Per quanto riguarda il nuoto libero assistito sono stati ampliati gli orari di fruizione, con doppi turni, mattutini e pomeridiani, dal lunedì al sabato.

Iniziati anche i corsi di scuola nuoto e perfezionamento per tutti i bambini, ragazzi ed adulti e per chi vuole acquisire maggiore sicurezza visto l’avvicinarsi dell’estate. Corsi intensivi anche 4 volte la settimana e lezioni con personal trainer. Non solo: iniziate anche le attività di avviamento alla pallanuoto e quelle master in pausa lavoro. La piscina di via Alberti ha subito un concatenamento di problemi. Prima la pandemia, che ha di fatto bloccato tutte le attività. Poi è esploso il problema del caro bollette.

Il consulente della società di gestione calcolò che con i rincari energetici i consumi sarebbero balzati da 80 mila a 270 mila euro annui. Infine ci fu il problema del nubifragio a Trapani che creò danni anche all’impianto. Adesso però la buona notizia dell’avvio quasi imminente pure dei lavori di riqualificazione. Si tratta di interventi previsti per efficientamento energetico, solare termico, copertura, fotovoltaico e sostituzione infissi dal valore di oltre 570 mila euro già appaltati alla società Recom. Il cantiere non comporterà la chiusura dell’impianto, è stato assicurato dal Comune, che dunque, rimarrà fruibile per tutta la cittadinanza. Attorno ai temi dell’impiantistica sportiva si è acceso un forte dibattito politico su scelte e gestione che hanno lasciato perplessi in alcuni casi.

Nei mesi scorsi ci fu un fortissimo attacco all’Amministrazione comunale da parte del movimento politico “Fronte Comune” e dall’associazione dei consumatori Codici. Fu evidenziata una certa difficoltà dell’ente locale nel dare in affidamento gli impianti sportivi pubblici. Una problematica che ha riguardato il Palaconad, con bando di affidamento da tre anni deserto e in passato anche per la palestra di via Tenente Alberti, chiusa e vandalizzata nel 2014, ed ancora per la palestra ‘Pinco’ di via Dante Alighieri, chiusa e vandalizzata dal 2015. Ma nella “lista” figura anche la piscina olimpionica comunale, il cui bando di affidamento è andato deserto per due volte. E poi il pattinodromo, rimasto inutilizzato per oltre un anno, in attesa del famoso collaudo.

Si era anche accesa la polemica sulla graduatoria definitiva del bando “Sport e Periferie”, un documento che da diversi anni viene emanato per la riqualificazione e ristrutturazione di impianti sportivi in disuso, per l’attività sportivo agonistica e non. Si tratta di impianti localizzati nelle aree svantaggiate, per lo più nelle periferie urbane. Ancor prima dell’avvento dell’attuale sindaco in carica, Giacomo Tranchida, l’associazione Codici aveva chiesto di utilizzare questo bando per ristrutturare la palestra di via Tenente Alberti o qualche altra struttura come la “Dante Alighieri”. Ma non se ne fece mai nulla. Mentre ad incassare finanziamenti furono altri Comuni della provincia come Mazara del Vallo, Partanna e Salemi.

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