Trasformare la Sicilia in un hub della destagionalizzazione - QdS

Trasformare la Sicilia in un hub della destagionalizzazione

Michele Giuliano

Trasformare la Sicilia in un hub della destagionalizzazione

venerdì 26 Maggio 2023

Al Dipartimento di Economia dell’Unict convegno con i principali stakeholder del turismo e della ricettività

CATANIA – I grandi eventi possono rappresentare una leva occupazionale di forte impatto sociale ed economico. È una delle considerazioni scaturite dall’incontro HoReCa che si è tenuto mercoledì scorso al dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania. Moderato da Stefano Pregel, vertical leader del settore HoReCa di ManpowerGroup, il convegno ha visto gli interventi del direttore del Dei Roberto Cellini, del presidente del corso di laurea in Economia Benedetto Torrisi e la partecipazione di Rosario Alfino, presidente di Expo Mediterraneo Sistema ConfCommercio Catania, Ornella Laneri (Four Points by Sheraton Hotel Catania – Fondazione Oelle Mediterraneo Antico), Simone Messina – direttore General Manager NH Catania, Barbara Mirabella – direttore Dipartimento Grandi Eventi Codacons e Founder Éxpo, Cinzia Pietrini – responsabile HR Italia VOI Hotels (Gruppo Alpitour), Dario Pistorio – presidente FIPE ConfCommercio, Andrea Scrofani – CEO Gruppo Sicilia’s, Nico Torrisi – presidente Federalberghi Sicilia, Grand Hotel Baia Verde e ad dell’Aeroporto di Catania e Maurizio Urso – Chef APCI “Associazione Professionale Cuochi Italiani”.

“I grandi eventi – ha osservato il prof. Torrisi – costituiscono un’occasione per trasformare la Sicilia in un hub della destagionalizzazione dei flussi e in un centro nevralgico del Mediterraneo per lo sviluppo di nuovi business. E questa è una frontiera a cui l’Università e i nostri studenti guardano con interesse, viste le opportunità e le tendenze sempre crescenti in Sicilia ed in Italia. Alzare gli standard, difendere le peculiarità culinarie e gastronomiche associate ai prodotti di una terra unica, destagionalizzare i flussi attraverso la programmazione di un’offerta variegata, sono leve determinanti sulle quali occorre lavorare”. Tanti i temi trattati nel corso della giornata, un focus su “Talent Shortrage e Infrastrutture turistiche dell’Isola, considerato che, come ha rilevato il prof. Cellini, “l’interesse verso il capitale umano colloca il nostro ateneo e il dipartimento tra i driver nazionali in tema di tourism academy”.
“Mi sono laureato a Catania, in Economia – ha ricordato il manager del gruppo NH Hotels Simone Messina -, ho vissuto qualche anno fuori dalla Sicilia e oggi ritorno per dirigere uno dei maggiori gruppi alberghieri, con performance, soddisfazione e passione, abbinando alla crescita personale l’amore per la mia terra”. “Generalmente è difficile trovare capitale umano all’altezza di un’offerta – ha osservato Andrea Scrofani Founder & Ceo Sicilia’s – per questo auspichiamo che gli istituti scolastici e le università riescano a formare personale dotato di alta specializzazione, con manager che siano in grado di programmare il food e il beverage, manager per le spa, manager esperienziali, controller, quindi figure per i diversi settori dell’albergo, in grado di riprogrammare rispetto alle logiche evolutive di mercato”.

Per Ornella Laneri, “gli stage e i tirocini formativi sono il primo passepartout per entrare nel mondo del nostro lavoro e i giovani hanno oggi grandi opportunità, perché il mercato della domanda turistica incoraggia fortemente noi imprenditori a cercare qualità e certezze nel capitale umano”. E in questo scenario ascoltare gli stakeholder per orientare l’offerta formativa a partire dalle scuole superiori per giungere ai master universitari di specializzazione diventa strategico secondo Cinzia Pietrini Responsabile HR del gruppo Voi Hotels: “Noi confermiamo interesse a investire nel capitale umano siciliano, per la Sicilia ma anche per l’intero gruppo, ricerchiamo profili che abbiano passione, dedizione, standard qualitativi e serietà per il turismo e per questo oggi partecipiamo con assoluto interesse”.

Una voce in capitolo ce l’ha sicuramente il settore della ristorazione che, secondo gli ultimi dati Istat, guadagna, insieme ai servizi di alloggio, l’11,5% in più rispetto allo scorso anno, come ha ricordato Dario Pistorio, presidente Fipe. “Per valorizzare le tipicità territoriali – ha aggiunto lo chef Maurizio Urso – servono professionisti preparati, ai quali proporre formule di lavoro nel settore che tengano conto dell’esigenza di conciliare la vita professionale con quella privata”.

E in questo scenario lo sviluppo di vetrine internazionali che garantiscano la visibilità dei nostri brand, della nostra offerta e dei successi del settore, rappresenta il core business di un evento ormai ventennale come Ristora Hotel Sicilia organizzato da Expo Mediterraneo, che crea maggior valore aggiunto per il territorio, ha affermato il presidente del progetto Expo Rosario Alfino. “Per noi – ha osservato Barbara Mirabella Founder Expo -, progettare e realizzare un evento vuol dire avere e dare una visione di marketing territoriale che sappia generare un indotto positivo, prima durante e dopo la manifestazione, contribuendo a confermare la Sicilia come event destination prediletta anche dai top player esteri. Le fiere e i grandi eventi sono un volano di sviluppo trasversale per tutti i comparti e un veicolo strategico per il sistema produttivo”.

“L’industria del turismo può dunque offrire ai giovani certezze, benessere e orgoglio di lavorare per quella terra che si ama – ha concluso il prof. Torrisi – mostrar loro tutte le opportunità di un’occupazione possibile nel settore HoReCa era l’obiettivo di questo appuntamento, ma abbiamo individuato anche un percorso corporativo utile a costruire con le Istituzioni strumenti e best practices per lo sviluppo di questo settore, attrattore vero di grandi investimenti”.

E nei numeri c’è già una tendenza positiva

La Sicilia sempre più spesso è meta dei vacanzieri di tutto il mondo, ma non riesce a farsi spazio rispetto alle destinazioni italiane “storiche”. Nonostante il mare, le ricchezze culturali, l’enogastronomia variegata e ampia, dopo il Covid i numeri sono in ripresa ma non ancora abbastanza. Secondo i dati pubblicati dal bollettino Istat relativo ai viaggi e le vacanze in Italia nel 2022, la Sicilia non riesce a brillare.

Durante lo scorso anno, la Sicilia si posiziona al 6° posto tra le regioni d’Italia per destinazione scelta da vacanzieri per 4 giorni e più. In media, nel corso dell’anno, i turisti che sono arrivati in Italia e hanno scelto per questa tipologia di vacanza lunga sono stati il 7,1%. In particolare, la Sicilia raggiunge i migliori risultati nel periodo ottobre-dicembre, con il 9,9%. Ma figura anche il trimestre gennaio-marzo che arriva al 7,3%. Un dato che porta anche a riflessioni positive: la Sicilia, seppur stentando, si sta destagionalizzando, creando uno spazio e un tempo che vanno al di là della mera vacanza al mare.

D’altra parte, l’Isola non riesce a scalzare tutti quei territori che hanno dalla loro una solida tradizione turistica, come la Toscana, il Trentino Alto Adige, l’Emilia. Un altro elemento fondamentale è la facilità logistica nel raggiungimento dei luoghi turistici. Non a caso, la Sicilia risale al terzo posto nella classifica, nel trimestre ottobre-dicembre 2022, per le vacanze lunghe più di 4 notti, mentre non entra neanche in elenco per le vacanze brevi. La necessità di prendere un aereo, o di affrontare un lungo viaggio in auto non aiutano di certo nella scelta di fare un fine settimana al volo sui nostri lidi. Ancora peggio, la mancanza di infrastrutture interne tali da permettere uno spostamento veloce da una parte all’altra della regione.

In totale, nel 2022 i viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811 mila, quasi 350 milioni di pernottamenti, in aumento rispetto al 2021 (+31,6%) ma ancora sotto i valori precedenti alla pandemia (-23% rispetto al 2019). In recupero quasi totale le vacanze di 4 o più notti, che tornano ai livelli del 2019, mentre le vacanze più brevi (1-3 notti) sono ancora lontane dalla situazione pre-pandemia (-26%). La percentuale di residenti che, in media, hanno effettuato almeno un viaggio in un trimestre aumenta decisamente. passando da 14,9% del 2021 a 19,3% del 2022 (24,2% nel 2019).

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017