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Trasporto Pubblico Locale, Ugl lancia allarme su criticità settore

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Trasporto Pubblico Locale, Ugl lancia allarme su criticità settore

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mercoledì 30 Dicembre 2020

“Il trasporto pubblico locale in Sicilia resta orfano di una vera e seria programmazione, acuita dall’emergenza pandemica che ne ha amplificato le difficoltà finanziarie, economiche, occupazionali e sociali. Più volte come organizzazione sindacale abbiamo chiesto al governo regionale di avviare un confronto serrato per affrontare i veri problemi del settore e riscrivere le regole con un cronoprogramma di azioni da intraprendere per alzare il livello di sicurezza e stabilità lavorativa nel comparto”.

A dichiararlo è Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia e Giuseppe Scannella, Segretario regionale Ugl Autoferrotranvieri.

“Regole
certe ed il rispetto delle stesse è quanto abbiamo costantemente chiesto ma non
siamo stati ascoltati – aggiungono i due sindacalisti  – rilevando,
invece, una certa distrazione rispetto a quello che la Costituzione tutela come
diritto alla mobilità sostenibile ed in sicurezza. Non ultimo il tema dei
vaccini, nell’elenco delle categorie prioritarie non troviamo i lavoratori del
Trasporto Pubblico Locale nonostante siano in prima linea ed esposti al pari di
altri lavoratori al rischio del Covid 19”.

“Tutta questa situazione, appesantita dal silenzio assordante del governo regionale – precisano Messina e Scannella – porta inevitabilmente all’insicurezza dei siciliani in ordine, per esempio, alla riapertura delle scuole, che con l’emergenza epidemiologica avrebbe già dovuto essere affrontato per porre in essere tutte le soluzioni possibili per tranquillizzare famiglie e studenti. Esistono forti criticità nelle aziende del TPL che non possono organizzare la propria attività, per il blocco del 50 per cento nell’erogazione del servizio, per mancanza di vetture, per le strutture che non sono adeguate a fornire la giusta risposta all’emergenza pandemica”.

Per
il sindacato quello che migliaia di cittadini e lavoratori si chiedono è: come
mai il governo Musumeci non abbia prestato la giusta attenzione a questo
comparto ed alle sue criticità, che viene sottovalutato e che invece riteniamo
centrale come organizzazione sindacale?”

“Ribadiamo
le nostre ragioni – precisano Messina e Scannella – che sono quelle dei lavoratori
e degli utenti e rileviamo con amarezza come il Governo regionale sul TPL non
ha mai affrontato come si deve i tanti nodi del settore che invece è in
sofferenza perché tutte le aziende private soprattutto pubbliche non si sono
attrezzate per rispondere alla richiesta di mobilità in tempo di pandemia e
rispetto anche ai futuri scenari del 2021 vorremmo capire dal governo regionale
come intende affrontare la sfida delle gare di evidenza pubblica in un mercato
di libera concorrenza per provare a scongiurare possibili scenari negativi
sulla tenuta dei livelli occupazionali”.

“Come
Ugl, lanciamo l’allarme sul settore – concludono – e diciamo basta a questo
silenzio sul Tpl, che preoccupa non poco sia per la vita dell’utenza che per i
tanti dipendenti che operano in questo settore e torniamo a chiedere al governo
regionale ed alla politica tutta di fare chiarezza e di coinvolgere le forze
sociali per affrontare le criticità in un apposito Tavolo di Crisi e trovare
risposte immediate ed adeguate per il bene della Sicilia, degli studenti, degli
utenti in generale e dei lavoratori.

Chiediamo al governo ed agli assessori, ognuno per la propria
responsabilità, un incontro per dare risposte e sicurezza  in ordine alla
riapertura delle scuole, all’impatto sulla salute sia per l’utenza che per i
lavoratori e per rispondere alle sfide future, tenendo conto che al momento il
servizio è erogato al 50 per cento”.

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