Travelexpo, le potenzialità del turismo e l’appello alla politica - QdS

Travelexpo, le potenzialità del turismo e l’appello alla politica

redazione

Travelexpo, le potenzialità del turismo e l’appello alla politica

Antonio Schembri  |
sabato 15 Aprile 2023

Ieri il via alla 25^ edizione di Travelexpo, ormai tradizionale appuntamento dedicato alla crescita del comparto. Chieste strategie chiare, anche sul fronte infrastrutturale

TERRASINI (PA) – Venticinque anni a sostegno del turismo in Sicilia. Un percorso difficoltoso quello finora battuto da Travelexpo, la Borsa globale dei turismi allestita dalla Logos, la società palermitana di marketing turistico che dal 1983 ha contribuito con le sue campagne di comunicazione a migliorare e consolidare la posizione dell’Isola più grande del Mediterraneo tra le mete di viaggio maggiormente desiderate nell’intero bacino e al vertice tra le regioni con le maggiori potenzialità di fruizione turistica.

Una “maratona a ostacoli”: così Toti Piscopo, patron della manifestazione, ha definito il primo quarto di secolo di vita di un appuntamento che vide la sua prima edizione all’hotel Astoria Palace di Palermo con neanche dieci espositori e che ha poi trovato nel Cds Hotels Città del Mare di Terrasini la sede di riferimento di un evento che oggi raduna i principali tour operator siciliani, alcuni tra gli operatori turistici primari a livello nazionale, nonché linee aeree internazionali, compagnie di navigazione e crocieristiche, insieme con catene alberghiere, enti del turismo di diversi paesi e società tecnologiche a servizio del turismo.

Una tre giorni, quella partita ieri mattina, per ripercorrere fino a domenica le tappe più significative di questi 25 anni di promozione turistica in Sicilia. Un’esperienza che verrà raccontata in una pubblicazione annunciata per settembre e che rilancia il tema dell’allungamento delle stagionalità come frontiera decisiva per lo sviluppo del settore. “Un obiettivo – ha detto Piscopo – che rappresenta oramai un’esigenza primaria verso cui convergono le azioni formative ed informative di questo appuntamento”.

Tra quelle partite già ieri pomeriggio, il workshop, in inglese, online e in presenza, dedicato al ritorno dei turisti cinesi a seguito della revoca di gran parte delle restrizioni di viaggio legate alla pandemia da covid. È invece rivolta agli amministratori la masterclass intitolata “Turismo in Comune”, in programma nell’intera giornata di oggi, in cui docenti e opinion leader dell’imprenditoria turistica nazionale forniranno elementi di aggiornamento sul mercato turistico italiano e del panorama internazionale, con un’attenzione concentrata specialmente sui finanziamenti strategici del Pnrr.

In questi 25 anni la Sicilia ha avuto 12 presidenti di regione e 19 assessori al Turismo. Numeri che contrassegnano criticità obiettive per le quali non si sono potuti raggiungere obiettivi ben più consistenti. Un periodo in cui si sono contati anche ben otto tentativi di istituire compagnie aeree private. Iniziative mosse dall’intendimento di assicurare collegamenti stabili, duraturi e offerti a prezzi sostenibili per i passeggeri: un tema che continua a essere d’attualità in negativo, visto che quei tentativi sono rimasti isolati e non adeguatamente supportati dal settore pubblico. Va trovato un nuovo modello organizzativo: di pianificazione, programmazione e in particolare di strategie di marketing, che senza trascurare nessun ambito turistico in particolare, privilegi comunque il turismo di fascia medio-alta, basato su strutture ricettive derivanti dalla riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente. Poi, la qualità dei servizi, visto che il turista è un cittadino-ospite e si aspetta i servizi offerti alla stessa collettività residente.

È comunque certo che la Sicilia vive adesso un momento di grandi opportunità: “Malgrado il caro voli, all’aeroporto di Palermo si registra il 17% in più di passeggeri rispetto allo scorso anno” ha sottolineato Natale Chieppa, direttore generale della Gesap, l’ente di gestione dell’aeroporto internazionale del capoluogo siciliano.

Numeri incoraggianti. Ai quali fa però da contraltare il criterio degli effetti, richiamato da Vito Riggio, neo amministratore delegato della Gesap: “Quelli prodotti dalle politiche regionali sul turismo sono tutt’altro che buoni. Sul piano infrastrutturale siamo indietro di dieci anni e questo si ripercuote sulle modalità dell’accoglienza nelle città: a Palermo in particolare, che pur senza industrie, è una dei centri più inquinati d’Italia e tra i più trafficate al mondo, la mobilità non si scolla dall’utilizzo dell’auto”.

Il problema, richiamato anche a Travelexpo, è quindi quello delle scelte politiche. “A Creta, quinta isola del Mediterraneo – ha rimarcato Riggio – è stato per esempio stabilito che le coste non venissero soffocate dalla speculazione edilizia dei villini privati, ma fossero dedicate all’allocazione di grandi alberghi di lusso senza impattare sulla percorribilità dei litorali. Da noi è avvenuto l’esatto contrario. E questo ha impedito lo sfruttamento turistico delle nostre coste, una risorsa enorme”.

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