Il dipendente si è rivelato recidivo, poiché in passato aveva già truffato un anziano con simili modalità lo scorso anno.
La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito delle attività investigative a carico di un 36enne catanese, indagato per “truffa”, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale etneo, la misura cautelare della sospensione dal servizio pubblico per sei mesi, eseguita dai carabinieri della Stazione di Ragalna.
Le indagini, seppure in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, hanno fatto luce sui comportamenti del 36enne.
La truffa ai danni della donna
Il soggetto, nell’ambito della sua attività di dipendente dell’ufficio postale di Ragalna, nel mese di settembre 2021 avrebbe approfittato della buona fede di una 43enne del posto, inducendola a versare una somma di 100 euro, a titolo di una mora effettivamente non dovuta, contestualmente al pagamento di alcuni bollettini postali.
L’attività investigativa dei carabinieri della Stazione di Ragalna ha consentito di far emergere, grazie alle testimonianze degli utenti e di altri dipendenti del medesimo ufficio postale, una condotta truffaldina che – come evidenzia il G.I.P. – è da ritenere non occasionale, in quanto il dipendente infedele è imputato per fatti simili commessi lo scorso anno ai danni di un anziano di Ragalna.