Truffa sul reddito di cittadinanza a Palermo, arresto e sequestro

Maxi truffa con reddito di cittadinanza a Palermo, coinvolto anche CAF: un arresto

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Maxi truffa con reddito di cittadinanza a Palermo, coinvolto anche CAF: un arresto

Redazione  |
mercoledì 25 Ottobre 2023

Un arresto e un sequestro da oltre 600mila euro: ecco il caso scoperto grazie alla denuncia di un dipendente del Comune di Palermo.

Scoperta una presunta truffa ai danni dello Stato per indebita percezione del reddito di cittadinanza: scattano un arresto e un sequestro da oltre 600mila euro a Palermo.

Su richiesta della locale Procura della Repubblica, i militari dell’Arma hanno eseguito l’arresto di un uomo, posto ai domiciliari, e il sequestro preventivo nelle scorse ore. I reati contestati sono truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso materiale e ideologico in atto pubblico e istigazione alla corruzione.

Truffa sul reddito di cittadinanza a Palermo, le indagini

Le indagini condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo (Gruppo Tutela Spesa Pubblica), originate dalla denuncia di un dipendente del Comune di Palermo, avrebbero permesso di accertare numerose condotte illecite realizzate attraverso la predisposizione e l’utilizzo di documentazione ideologicamente e/o materialmente falsa (dichiarazioni di residenza, dichiarazioni di iscrizione anagrafica ai fini TARI, contratti di locazione) inviata telematicamente alle postazioni territoriali dell’anagrafe comunale deputate al servizio di cambio domicilio.

La necessità di ottenere l’approvazione delle variazioni sarebbe stata funzionale alla creazione dei finti requisiti per la percezione della misura del reddito di cittadinanza, destinata a famiglie con ISEE basso e non oltre certe soglie e a nuclei familiari che non abbiano al loro interno soggetti condannati per gravi reati.

In particolare, l’arrestato – peraltro impiegato in una società partecipata dalla Regione Siciliana – attraverso lo schermo giuridico di un CAF, avrebbe predisposto la documentazione falsa a beneficio di un’ampia platea di “clienti”, ricevendo per ogni pratica un compenso economico pattuito, cercando, inoltre, di corrompere dipendenti comunali con regali e somme di denaro per tentare di velocizzare l’iter amministrativo per il cambio di domicilio.

I provvedimenti

Nell’ambito delle indagini, che vedono complessivamente 93 indagati, sarebbero stati individuati 53 soggetti indebitamente beneficiari del Reddito di Cittadinanza, che avrebbero percepito somme non dovute per un ammontare complessivo di 620.402 euro.

L’odierna attività testimonia la costante attenzione e il perdurante impegno profuso dalla Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, a tutela degli interessi economico – finanziari dello Stato, con particolare riguardo al contrasto alle frodi nel settore assistenziale al fine di garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo.

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