Turismo, con il Covid la Sicilia ha perso 9,4 milioni di presenze - QdS

Turismo, con il Covid la Sicilia ha perso 9,4 milioni di presenze

Adriano Agatino Zuccaro

Turismo, con il Covid la Sicilia ha perso 9,4 milioni di presenze

mercoledì 24 Febbraio 2021

Le stime di SRM (Studi e ricerche per il Mezzogiorno) per il 2020 evidenziano per la Sicilia un rilevante calo delle presenze con un -62,5% rispetto al 2019 che equivale ad una perdita di 9,4 milioni di presenze.

Le stime di SRM (Studi e ricerche per il Mezzogiorno) per il 2020 evidenziano per la Sicilia un rilevante calo delle presenze con un -62,5% rispetto al 2019 che equivale ad una perdita di 9,4 milioni di presenze.

Crollo delle presenze straniere

Dato il contesto di riferimento, dalle analisi effettuate, emerge un calo più contenuto delle presenze turistiche italiane (-36,6%) rispetto a quelle straniere (circa -86%).

Si stima, quindi, che la crisi tagli oltre il 60% del valore della spesa turistica registrata nel 2019 ed il 63% del fatturato delle imprese del settore “core” della filiera turistica, con un impatto negativo sul Pil del -0,84% (Italia -1,48%), si legge nel rapporto.

Un ritorno alla normalità è correlato alla risoluzione della crisi sanitaria. I vaccini rappresentano la via per il successo. Per il 9,1% degli italiani, questo potrebbe avvenire sin dalla fine del I trimestre del 2021, ma la maggior parte, il 48,7% pensa all’estate

La pandemia blocca la lenta risalita della Sicilia in termini di flussi turistici: con oltre 5,1 milioni di arrivi (e una crescita del 3% sul 2018), la Sicilia era seconda nel Mezzogiorno con il 22% degli arrivi complessivi. Le presenze nel 2019 sono pari a 15,1 milioni. Per il secondo anno consecutivo la domanda straniera aveva superato quella domestica con 7,6 milioni contro 7,5 milioni.

Tra gli atavici punti di debolezza dell’Isola, il report sottolinea “un’alta stagionalità”. Il 72% delle presenze è concentrato nel periodo maggio-settembre (contro un dato nazionale del 67%) legata a una spiccata “monotematicità della regione”; il 54% delle presenze regionali è infatti relativo al turismo balneare. A queste, si aggiunge, comunque, un buon interesse per le località storiche e artistiche che assorbono il 14,3% delle presenze complessive (contro una media nazionale del 5,3%).

Gli scenari futuri del turismo

Dopo lo sguardo sul passato, il rapporto analizza il contesto macro-economico dell’anno in corso che si prevede in ripresa: “Il turismo affronterà una sfida rilevante”.

I tre scenari elaborati da SRM evidenziano una crescita della domanda turistica in Sicilia con valori tra 7,1, 9,4 e 11,4 milioni di presenze (rappresentando rispettivamente il 47%, il 62,5% ed il 75,1% del potenziale espresso nel 2019).

In particolare, si prevede una più veloce ripresa del turismo domestico rispetto a quello internazionale. Si stima di recuperare tra i 99,4, i 270 ed i 406,8 milioni di euro di Valore aggiunto a seconda di tre ipotesi considerate, quindi solo una parte di quanto perso nel corso del 2020. Nel tracciare tali ipotesi il rapporto fa riferimento a tre scenari:

Scenario 1: Più ottimistico (probabilità 10%): Ripresa della domanda già significativa dalla fine del I trimestre dell’anno.

Scenario 2: Base (probabilità 55%): Ripresa della domanda che prende forza verso la metà del II trimestre.

Scenario 3: Meno ottimistico (probabilità 35%): Ripresa della domanda più lenta e spostata in avanti, non prima del III trimestre dell’anno.

Le strategie per il rilancio turistico

Srm traccia alcuni elementi per il possibile rilancio turistico della Sicilia partendo dall’Ampliare i target di clientela guardando al

  • turismo di prossimità;
  • Puntare sulla fascia alta (turismo di lusso) valorizzando i punti di forza;
  • Creare sinergie con ristorazione ed eno-gastronomia;
  • Favorire nuove energie dalle nuove generazioni;
  • Puntare su e-commerce e digitalizzazione.

Tali elementi vanno presi in considerazione nel più breve tempo possibile e vanno accordate al sistema Paese “per favorire la competitività delle imprese turistiche nel breve e nel medio-lungo periodo”. Senza una strategia complessiva sarà complicato rialzare la testa.

Le parole dell’assessore Manlio Messina

«La Regione – ha detto proprio oggi l’assessore regionale al Turismo Manlio Messina – accoglie positivamente ogni nuova iniziativa che possa far crescere i flussi turistici. Il 2020 sarebbe stato un anno di exploit per la Sicilia, meta richiesta in tutto il mondo. Dobbiamo solo avere pazienza perché finita la pandemia ripartiremo ancora con più slancio. Agli operatori che puntano sul nostro territorio, intanto, rivolgiamo l’invito a guardare al pacchetto di promozione del turismo SeeSicily varato dal Governo Musumeci. E’ da lì che ripartiremo».

Adriano Agatino Zuccaro

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