Turismo Isole Minori, l'allarme: "A rischio a causa del caro bollette" - QdS

Turismo, nell’anno della ripresa le isole minori rischiano una stagione “ridotta” per caro bollette

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Turismo, nell’anno della ripresa le isole minori rischiano una stagione “ridotta” per caro bollette

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lunedì 29 Agosto 2022

Federalberghi Isole Minori lancia l'allarme: la ripresa, purtroppo, non è per tutti e per le isole minori siciliane c'è il rischio di dover chiudere l'alta stagione prima del previsto per i rincari.

Il turismo in Sicilia è in ripresa: dopo l’era Covid, finalmente l’isola torna a vivere e a ospitare turisti italiani e stranieri. C’è però una parte del territorio regionale vive la ripresa del turismo con più difficoltà, a causa principalmente del caro bollette: si tratta delle isole minori.

A lanciare l’allarme, in una nota, è Federalberghi Isole Minori.

Turismo a rischio nelle Isole minori. La causa? Il caro bollette

Secondo Federalberghi Isole Minori della Sicilia, si rischierebbe “un’importante contrazione della stagione turistica a causa degli abnormi rincari sulle bollette di luce e gas“. Gli aumenti degli ultimi mesi e quelli previsti per il periodo agosto-ottobre potrebbero costringere gli esercenti delle isole minori – che vivono, si ricordi, quasi esclusivamente di turismo – a concludere l’alta stagione in anticipo. Con tutte le conseguenze che ne derivano sul fronte economico.

“Se questo trend dovesse prevalere gli effetti sarebbero davvero preoccupanti per le piccole comunità isolane che vivono di turismo, con pesanti ripercussioni anche per i lavoratori stagionali che vedrebbero ridursi il periodo di assunzione”. E dopo il Covid e la graduale ma sorprendentemente eccellente ripresa del turismo siciliano (qui gli ultimi dati, diffusi dalla Regione), per le isole minori sarebbe un vero e proprio strazio trovarsi nuovamente svantaggiati.

Energia e rincari, il dramma delle spese triplicate

Da gennaio a luglio 2022, gli arrivi in Sicilia complessivamente sono cresciuti dell’89,3% rispetto all’anno scorso; le presenze, invece, del 93,6%. C’è quasi un raddoppio dei turisti, ma c’è anche qualcosa di diverso che ha subìto rincari: i costi dell’energia.

E questi ultimi, purtroppo, mettono a rischio i risultati già raggiunti (con non pochi sforzi). Soprattutto per le aree che tradizionalmente hanno problemi di “dipendenza” energetica. Questo è il caso delle Isole Minori, per le quali – però – si inizia a prevedere la creazione di un inventario di risorse geotermiche per iniziare a sfruttare fonti alternative.

“Dopo due anni di pandemia nei quali abbiamo assistito a dei periodi di apertura quasi dimezzati – spiega il presidente di Federalberghi Isole Minori, Christian Del Bono – adesso per molte strutture ci si ritrova con la concreta impossibilità di far fronte ai maggiori rincari energetici e quindi di riuscire a non andare in perdita nei periodi di bassa stagione, quando gli incassi sono notevolmente ridotti e alcuni costi (di fatto prevalentemente fissi) hanno una maggiore incidenza sul conto economico aziendale”.

Da uno studio di Federalberghi emerge chiaramente come in media, il conto del mese di luglio 2022 risulti più che triplicato rispetto a luglio 2021. Oltre il 18% del volume d’affari del settore viene assorbito dal pagamento delle forniture di energia elettrica e di gas.

L’appello: “Serve un tetto al prezzo di gas ed energia”

Se una soluzione esiste per permettere al turismo delle Isole minori di riprendersi senza l’enorme peso dei rincari, quella soluzione si chiama “stop agli aumenti“. Per Federalberghi Isole Minori serve fissare un tetto al prezzo del gas e dell’energia elettrica, nonché permettere la rateizzazione delle bollette per le attività più a rischio.

“È fondamentale, nell’immediato, conferire preciso mandato al Governo per la sterilizzazione degli aumenti, fissando un tetto al prezzo del gas e dell’energia elettrica e riconoscendo un credito di imposta che compensi gli aumenti record sin qui registrati. È inoltre importante sancire il diritto alla rateizzazione delle bollette, che oggi viene accordata dai gestori in base a criteri discrezionali”.

C’è poi una soluzione più difficile ma sicuramente più duratura: lo sfruttamento e il potenziamento delle energie rinnovabili. “Nel medio lungo periodo è necessario promuovere ulteriormente il ricorso alle energie rinnovabili, eliminando i vincoli all’installazione dei sistemi solari e fotovoltaici che spesso bloccano la realizzazione dei questi impianti nelle isole minori, come consentire la realizzazione di comunità energetiche anche tra soggetti che non sono alimentati dalla stessa cabina di trasformazione”.

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