Il presidente Volodymyr Zelensky ammette la possibilità di cedere ai russi una parte del proprio territorio in cambio della fine delle ostilità
Non segnerà forse la svolta nel conflitto ma di certo è la prima volta che il presidente Volodymyr Zelensky ammette la possibilità di cedere ai russi una parte del proprio territorio in cambio della fine delle ostilità.
Accordo vicino?
Un accordo di pace sarebbe possibile, ha detto il numero uno di Kiev in collegamento con alcuni analisti britannici, se Mosca si ritirasse “sulle posizioni del 23 febbraio”, ossia quelle precedenti all’invasione. Tradotto: un compromesso per un cessate il fuoco definitivo potrebbe prevedere il riconoscimento definitivo dell’annessione russa della Crimea e quella parte di Donbass già occupata dal 2014.
Un cambiamento radicale per Zelensky, che fin qui aveva sempre ribadito l’integrità territoriale dell’Ucraina e che potrebbe scontrarsi con i falchi del suo governo e con una parte della società civile che non vuole cedere nulla al Cremlino. Mosca non ha replicato ma dopo un’operazione che ha causato migliaia di morti anche fra il proprio esercito difficilmente potrà accettare la proposta di Kiev.
La guerra sul campo
Sul campo, le principali notizie arrivano da tre fronti distinti. Mariupol resta la località più attenzionata perché rimangono ancora numerosi civili asserragliati nello stabilimento e perché uno dei soldati che difendono la Azovstal ha parlato alla Bbc descrivendo una situazione sempre più critica. Secondo il militare sarebbero stati uccisi due civili durante i bombardamenti e diversi altri sarebbero rimasti feriti. L’altro terreno sempre più caldo è quello del Donbass.
Altro fuoco si è riversato oggi sulla città di Lysychansk, diventata nevralgica assieme a Severodonetsk per tentare l’avanzata verso nord e conquistare i due capoluoghi principali, Kramatorsk e Sloviansk. Sono state bersagliate anche le cittadine di Rubizhne, Orikhove, Hirske e Popasna, dove si combatte ininterrottamente dal 24 febbraio. Due persone sono morte e sempre più infrastrutture stanno andando a pezzi.