Una norma per rilanciare i Confidi siciliani, pronto stanziamento di 20 milioni - QdS

Una norma per rilanciare i Confidi siciliani, pronto stanziamento di 20 milioni

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Una norma per rilanciare i Confidi siciliani, pronto stanziamento di 20 milioni

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venerdì 04 Marzo 2022

E’ questo l’obiettivo della norma in elaborazione presso gli uffici dell’assessorato regionale dell’Economia che prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro

Una nuova iniezione di liquidità per le imprese siciliane attraverso il rilancio del sistema dei Confidi. E’ questo l’obiettivo della norma in elaborazione presso gli uffici dell’assessorato regionale dell’Economia che prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro e che è stata al centro dell’incontro convocato martedì scorso all’ARS dal presidente della Commissione per l’esame delle attività dell’Unione Europea, Giuseppe Compagnone.

La proposta

L’assessorato guidato da Gaetano Armao sta elaborando una proposta sulla base di un decreto del 2018 del Ministero dello Sviluppo Economico, che prevede la concessione di risorse patrimoniali che, tramite una procedura di affidamento (di cui si occuperà probabilmente l’IRFIS) verranno assegnati ai Confidi siciliani che, a loro volta, li destineranno alle imprese danneggiate dal covid.

Si tratta di risorse riprogrammate provenienti dai cicli precedenti del fondo di sviluppo e coesione che sono state destinate all’emergenza covid. I 20 milioni previsti verranno ripartiti in parte per le patrimonializzazioni ed in una parte più significativa per le concentrazioni dei Confidi.

La dichiarazione di Compagnone

“L’assessore Armao sta lavorando ad una norma importantissima, che ha un doppio valore – afferma l’onorevole Compagnone – da un canto mette a disposizione delle imprese siciliane nuova liquidità per fronteggiare la crisi, d’altro canto lo fa riqualificando il sistema assicurativo regionale, attraverso il fondamentale ruolo dei Confidi”

“Con questa norma cerchiamo di dare un segnale in controtendenza rispetto ad una realtà che vede la Sicilia ostaggio della finanza extraregionale – afferma Armao. – In un contesto in cui i fondi pensione e le assicurazioni raccolgono denaro in Sicilia senza che qui rimanga un euro, stiamo cercando di intervenire per garantire che i Confidi resistano ai tentativi di acquisizione e mantengono la propria identità siciliana, magari unendo le forze”.  “Siamo più che soddisfatti per l’impegno dell’assessore Armao e per la disponibilità mostrata ad ascoltare le nostre istanze” affermano i Confidi presenti all’incontro convocato dall’onorevole Compagnone. “Siamo sicuri che la norma in elaborazione ci darà l’opportunità per un rilancio della nostra attività, con ricadute favorevoli concrete per le imprese e l’economia siciliana”.

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