La misura che vieta anche film a tematica omosessuale è stata criticata da Amnesty International e altre organizzazioni come un duro colpo contro i diritti Lgbtq.
L’Ungheria ha approvato una
legge che vieta la ‘promozione’ dell’omosessualità ai minori. La misura
è stata criticata da Amnesty International e altre organizzazioni come un duro
colpo contro i diritti Lgbtq.
La legge, promossa dal partito
del premier Viktor Orban, è passata con 157 voti a favore e un solo contrario.
Oltre 5.000 persone si sono radunate ieri sera davanti al parlamento ungherese
per protestare contro la legge che, sostengono, “limita gravemente”
la libertà di espressione e i diritti dei bambini. Per i gruppi Lgbtq è una
misura paragonabile a quelle in vigore in Russia.
“Al fine di garantire la protezione dei diritti dei bambini, la pornografia e i contenuti che raffigurano la sessualità fine a se stessa o che promuovono la deviazione dall’identità di genere, il cambiamento di genere e l’omosessualità non devono essere messi a disposizione delle persone di età inferiore ai diciotto anni”, si legge nel testo normativo.
Le lezioni di educazione sessuale “non dovrebbero essere finalizzate a promuovere la segregazione di genere, il cambiamento di genere o l’omosessualità”, aggiunge.
In base alla nuova legge, una
pubblicità come quella lanciata dalla Coca Cola nel 2019 che promuoveva
l’accettazione dei gay in Ungheria sarebbe vietata, così come film e libri che
mettono in scena l’omosessualità.