Vacanze 2024, quali spese si possono scaricare? Tutte le risposte

Vacanze estive 2024, quali spese si possono scaricare? Tutte le risposte

Daniele D'Alessandro

Vacanze estive 2024, quali spese si possono scaricare? Tutte le risposte

mercoledì 20 Marzo 2024

Le vacanze estive si avvicinano sempre di più: ecco quali spese possono essere detraibili per i lavoratori

E’ possibile scaricare le spese per le vacanze? L’estate si avvicina sempre più e molti, tra professionisti e imprenditori titolari di partita Iva, si chiedono se vi sono costi connessi ai viaggi che è possibile portare in deduzione o detrazione. Una buona pianificazione fiscale può aiutare i lavoratori autonomi a ottenere una tassazione adeguata, o comunque più bassa, attraverso un attento studio dei costi affrontati che possono esseri portati in deduzione, in modo da ridurre la base imponibile, o in detrazione, misura che va a ridurre l’imposta lorda. Tra le spese che un lavoratore autonomo, titolare di partita Iva, può scaricare nella dichiarazione 2024, relativa all’anno 2023, vi sono anche quelle per le vacanze: ecco quali sono i costi per viaggi e trasferte che è possibile scaricare.

Quali spese per viaggi e vacanze 2024 si possono scaricare?

Per capire quali costi relativi alle vacanze i lavoratori autonomi possono scaricare dalle tasse devono tenersi in considerazione due elementi: il primo è che tale operazione può essere compiuta solo da coloro che aderiscono al regime ordinario e che di conseguenza portano in deduzione le spese con il metodo analitico. Chi, invece, ha optato per il regime forfettario dovrà applicare il metodo a forfait tenendo in considerazione il coefficiente di redditività stabilito in base al proprio codice Ateco. Il secondo elemento da tenere in considerazione attiene al principio di inerenza, cioè le spese che è possibile portare in deduzione devono essere inerenti all’attività posta in essere. Deve essere presente una correlazione tra la spesa sostenuta e il ritorno di reddito che può derivare dalla stessa. Non deve generare effettivamente ricavi tangibili, ma deve potenzialmente essere in grado di migliorare le prestazioni del lavoratore autonomo/titolare di partita Iva. Tra le spese che possono essere portate in deduzione vi sono quelle per viaggi e trasferte, naturalmente deve trattarsi di viaggi e trasferte che rispettino il principio di inerenza all’attività di lavoro. Ad esempio, è possibile portare in deduzione le spese sostenute per un week end fuori città per partecipare a un corso di formazione, a un convegno, per incontrare soci o potenziali clienti, partecipare a fiere. In teoria anche regali aziendali ai propri clienti possono rientrare tra i costi da portare in deduzione.

Attenzione ai giustificativi

Portare in deduzione/detrazione le spese per le vacanze dei lavoratori autonomi è possibile, ma si deve fare molta attenzione ai giustificativi. Tutti i costi devono essere fatturati ed è bene conservare anche documenti che possano attestare l’inerenza della spesa rispetto alla propria attività. Ad esempio, nel caso in cui si partecipi a un convegno a Roma è necessario conservare gli atti che attestino l’effettiva partecipazione. Se si visitano delle strutture, è bene conservare una documentazione fotografica oppure farsi rilasciare dall’agenzia immobiliare a cui ci si è rivolti un documento che provi tale visita. In questo modo, sarà possibile scaricare anche i costi per il viaggio (treno, aereo, pedaggio autostradale, carburante, taxi), i costi di pernottamento e di soggiorno in città. L’onere della prova ricade sul contribuente, quindi se in caso di controlli, il Fisco dovesse avere dei dubbi sull’inerenza, potrebbe chiedere ragione di essa. Le spese per le vacanze 2024 per poter essere portate in deduzione devono essere certe e determinate. Questo implica che devono esservi atti che attestino l’esistenza della spesa, ad esempio il contratto (ricordiamo che anche un biglietto aereo è un contratto). Il costo sostenuto deve essere di ammontare determinato, in questo caso scontrini e fatture sono un elemento abbastanza rilevante.

Detrazione spese per le vacanze: i limiti

Per la deduzione delle spese di viaggio/vacanze 2024 il lavoratore autonomo deve adottare il principio di cassa, quindi solo i costi effettivamente pagati nel 2023 potranno essere portati in deduzione nella dichiarazione del 2024. Per alcune categorie di spese vi sono dei limiti alla deducibilità, ad esempio le spese per l’autovettura inerenti la manutenzione e i carburanti sono deducibili al 20%, mentre l’Iva applicata ai costi dell’autovettura sono deducibili al 40%. L’ammortamento del costo dell’autovettura è deducibile annualmente al 20% nel limite di costo del bene di €. 18.075,99. Le spese di vitto e alloggio sono deducibili al 75%, ma a condizione che il totale nell’anno, non sia superiore al 2% dei compensi registrati nello stesso anno di imposta. L’Iva sulle relative fatture è totalmente detraibile.

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