Vacanze di Natale, +11% dei ricavi rispetto al 2022 - QdS

Vacanze di Natale, +11% dei ricavi rispetto al 2022

redazione

Vacanze di Natale, +11% dei ricavi rispetto al 2022

sabato 16 Dicembre 2023

Secondo i dati dell’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, le prenotazioni degli italiani sono in sensibile aumento. La meta più gettonata in Italia resta la montagna (+29%). All’estero prevalgono Norvegia e Islanda. Tra le modalità di viaggio più apprezzate, la crociera e il turismo organizzato

Sono incoraggianti i dati che emergono dall’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, Associazione del Tour Operating italiano, relativi alle scelte degli italiani in occasione delle imminenti festività di fine 2023 e inizio 2024. Le prenotazioni registrate dagli associati Astoi mostrano, infatti, un incremento medio dei ricavi pari all’11% rispetto alla stagione 2022.

La montagna resta protagonista

Si torna a prenotare le vacanze con anticipo rispetto al 2022, anno ancora interessato dalla coda Covid che spingeva i consumatori a rimandare le prenotazioni in prossimità della data di partenza. I viaggi o soggiorni hanno una durata media pari a 8.5 giorni, leggermente più lunga rispetto allo scorso anno. La montagna resta protagonista tra i viaggiatori che preferiscono restare in Italia durante la stagione invernale, tanto che in alcuni casi registra volumi superiori fino al +29% rispetto all’anno scorso, e crescono anche i flussi provenienti dal mercato straniero. La durata media del soggiorno è in questo caso di 5 notti, con un costo medio di 1.500 euro per persona.

Per quanto riguarda le mete europee, invece, gli italiani preferiscono Islanda e Norvegia. Nel periodo di Natale e Capodanno si registrano per queste destinazioni incrementi superiori al 23% rispetto allo scorso anno. Qui la richiesta verte quasi sempre su viaggi itineranti, che includano più località, con servizi assemblati di diverso tipo (dagli spostamenti ai pernottamenti e visite guidate, fino alle esperienze personalizzate).

Capo Verde e Canarie compensano poi, in parte, il calo dei flussi turistici verso il Medio Oriente ed il Nord Africa, a causa degli eventi del 7 ottobre, e in particolare verso l’Egitto (-13%), il Mar Rosso egiziano, la Giordania (-49%) e la penisola arabica. Il dato appare più negativo se si considera che il trend, prima dell’attacco verso Israele, vedeva su entrambe le destinazioni una crescita rilevante. Tuttavia, l’ondata emotiva sembra essersi attenuata e oggi sono molto diminuite le cancellazioni e ripartite le prenotazioni.

Il lungo raggio, invece, premia Oceano Indiano, East Africa, Oriente e Caraibi. Il desiderio di un soggiorno al mare e al caldo porta a prenotare Maldive, Zanzibar, Kenya, Thailandia e Indonesia, insieme a Repubblica Dominicana. Quanti propendono per viaggi di scoperta scelgono Stati Uniti, Thailandia, India, Vietnam, Argentina e Sudafrica; in questo caso la durata media è di 10 giorni, con un range di spesa che varia dai 3.000 euro per soggiorni balneari, a oltre 4.000 per i tour.

Nel settore crocieristico, le partenze di Natale e Capodanno sono tra le più apprezzate. Tra le destinazioni preferite ci sono i Caraibi e gli Emirati Arabi, molto ambiti per una fuga al caldo nel pieno dell’inverno, ma anche il Mediterraneo, in particolare verso la Spagna, Francia e Italia, Turchia, Grecia e Canarie.

Le crociere non sono state impattate dallo scenario geopolitico di incertezza, anche perché le navi sono asset mobili per definizione e quindi possono essere riposizionate a seconda delle circostanze. Secondo i dati diffusi recentemente in occasione dell’Italian Cruise Day, la principale manifestazione crocieristica in Italia, nel 2023 saranno quasi 13 milioni i passeggeri delle navi da crociera nei porti italiani: si tratta del record storico negli ultimi 30 anni.

I viaggiatori chiedono viaggi più ricchi di esperienze, di significato

La tipologia di viaggio è cambiata: i viaggiatori, sempre più digitali e tecnologici, hanno maggior desiderio di conoscere il mondo e di raccontare le proprie emozioni. Chiedono perciò viaggi più ricchi di esperienze, di significato, desiderano sentirsi parte integrante dei territori che visitano, stabilire un contatto più profondo con le realtà locali immergendosi nella cultura e nella scoperta di tutte le tipicità di quei luoghi. Tra le montagne italiane, per esempio, viene riscoperta la voglia di entrare a contatto diretto con la natura per rigenerarsi, non solo per sciare. In Europa, ancora, chi si affida al Turismo organizzato non è più solo alla ricerca del city break o di volo e hotel, ma si aspetta un itinerario con più mete, ben strutturato e con il supporto di guide che diano valore a visite complete.

Il contesto sociopolitico attuale determina talvolta repentini cambi di scenario che, a livello operativo, si traducono in cancellazioni di rotazioni aeree da parte di vettori o in altri disagi e imprevisti da affrontare, che il turista deve fronteggiare autonomamente. Per contro, chi si affida al Turismo organizzato trova interlocutori affidabili e multimodali che nelle situazioni di incertezza sono in grado di tutelare e offrire assistenza al viaggiatore, che lo apprezza sempre di più, premiando il settore con maggiori prenotazioni.

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