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Via ufficiale al progetto Milleperiferie. E Borgo Nuovo è il punto di partenza

redazione

Via ufficiale al progetto Milleperiferie. E Borgo Nuovo è il punto di partenza

martedì 15 Ottobre 2019

In prima linea i 120 progetti finanziati dallo Stato: oltre 2.100 interventi in 445 Comuni italiani. Enti pubblici e soggetti privati in rete per una riqualificazione basata su una visione condivisa

PALERMO – È il quartiere palermitano di Borgo Nuovo a fare da punto di partenza del progetto Milleperiferie, ideato e diretto da I World e promosso da Anci Sicilia – con il patrocinio della Presidenza del Consiglio, del Comune di Palermo e dell’Anci nazionale – per mettere in rete enti pubblici e soggetti privati per condividere idee e iniziative di riqualificazione delle periferie secondo una visione condivisa.

Si parte dai 120 progetti finanziati dallo Stato con il Bando periferie: oltre 2.100 interventi in 445 Comuni italiani, con una previsione di investimenti superiori ai due miliardi di euro.

Obiettivo è quello di costruire una piattaforma di interconnessione dei progetti, strutturare un unico, grande programma nazionale per la riqualificazione, anziché tanti progetti sconnessi tra loro e privi di una visione di sistema. Un network che consentirà l’attivazione di scambi di esperienze, pianificazioni comuni, relazioni tra comunità e operatori delle aree periferiche, analisi di best practice e azioni di comunicazione congiunta per arrivare alla strutturazione di un Osservatorio delle periferie.

Il progetto mira a strutturare una piattaforma di interconnessione dedicata alla messa in sistema, alla divulgazione e valorizzazione dei processi di riqualificazione, rigenerazione e ricentralizzazione delle periferie, oltre gli aspetti meramente strutturali e con una forte attenzione alla dimensione umana delle periferie, siano esse geografiche o esistenziali. Una piattaforma che opera online e si qualifica come un vero e proprio e-cluster al servizio degli operatori pubblico-privati.

L’Osservatorio nazionale delle periferie avrà il ruolo di elaborare il manifesto “Milleperiferie” e formulare e sostenere l’attuazione di programmi di riqualificazione, rigenerazione e ricentralizzazione degli ambiti urbani.

Fra i nuovi strumenti a disposizione dell’iniziativa, la Snap (Strategia nazionale aree periferiche), in parallelo con quella delle aree interne, da implementare nella programmazione comunitaria 2021-2027 e in grado di attuare gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite puntando sulla creazione di città inclusive, sicure, sostenibili in grado di avviare nuovi processi di sviluppo integrato. Altro grande obiettivo sarà sostenere lo sviluppo di strumenti finanziari, tra cui i fondi immobiliari destinati alla riqualificazione delle periferie: a tal proposito, si vuole stimolare un maggiore intervento e coinvolgimento, soprattutto al Sud, dei fondi che possono rappresentare importanti opportunità di investimento e garantire interessanti tassi di rendimento.

“Quella che si presenta oggi – ha commentato il presidente di Anci nazionale e sindaco di Bari, Antonio Decaro – è una proposta da sindaci. Sono i sindaci, infatti, il naturale avamposto delle istituzioni, a segnalare da tempo che le opportunità di sviluppo del nostro Paese, in una dimensione europea, sono indissolubilmente legati ai servizi che erogano le città. Una visione, quella dei sindaci, che deve tenere insieme la ricostruzione tanto delle macerie fisiche quanto delle macerie sociali delle nostre città. Macerie determinate anche da scelte urbanistiche, per fortuna superate, come la nascita di quartieri dormitorio: le periferie, appunto. Abbiamo bisogno di un’attività di rammendo del tessuto connettivo urbano, cominciata, grazie al finanziamento di ‘bando periferie’, da quei luoghi in cui la fiducia nelle istituzioni è più fragile. Un esperimento riuscito che ha visto protagonisti i sindaci. Vogliamo replicarlo e renderlo stabile”.

“Le periferie – ha commentato il presidente di AnciSicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – sono corollario necessario di ogni città. Periferie geografiche, periferie esistenziali, a volte entrambe. La sfida di Milleperiferie è trasformare le periferie in quartieri. Con un grande progetto di vivibilità legata alla programmazione nel medio e lungo periodo di un’azione di rigenerazione urbana e di collegamento fra le città e le campagne, fra le città e le zone di cinta, fra le città e il mondo, contribuendo così a superare la logica della separatezza”.

“Milleperiferie – ha concluso Orlando – è altresì una proposta di piattaforma comune per rafforzare al livello nazionale gli interventi già avviati e per fare assumere come strategico il superamento delle periferie nell’agenda europea 2021/2027”.

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