Viti siciliane a rischio, Regione autorizza insetticidi - QdS

Viti siciliane a rischio, Regione autorizza insetticidi

Michele Giuliano

Viti siciliane a rischio, Regione autorizza insetticidi

venerdì 31 Luglio 2020

Possibile effettuare un trattamento all’anno con Etofenproxin per contrastare le infezioni causate dalla cicalina. La decisione è stata presa in seguito alla nota dell’Osservatario per le malattie delle piante di Acireale

PALERMO – Oltre l’emergenza sanitaria, oltre il lockdown, l’agricoltura siciliana deve affrontare anche le infestazioni degli insetti. È il turno delle viti, ormai pronte per il raccolto dell’uva, attaccate dalle cicaline, insetti che si nutrono della linfa delle piante, causando gravi danni, che si ritrovano senza foglie, in un momento, come quello estivo, in cui già soffrono della mancanza di acqua.

La Regione ha deciso quindi di correre ai ripari, autorizzando all’utilizzo della sostanza attiva Etofenproxin Sicilia, nei limiti di un solo trattamento all’anno, in alternativa all’utilizzo di Acrinatrina e Tau-fluvalinate, rispettando scrupolosamente le prescrizioni di etichetta del formulato commerciale. La decisione è stata presa in deroga alle Norme Tecniche di difesa integrata del Dpi Sicilia, in seguito alla nota dell’Osservatorio per le Malattie delle Piante di Acireale, inviata anche all’Osservatorio per le Malattie delle Piante di Palermo, con la quale viene proposta l’autorizzazione all’utilizzo in Sicilia della sostanza indicata a causa della estrema proliferazione delle cicaline su vite da vino.

Si tratta di un insetto chiave, le cui infestazioni tra l’altro determinano notevoli danni alla vegetazione, soprattutto negli areali della Sicilia centro occidentale. Ancora, si è tenuto conto della necessità di diversificare il ventaglio di insetticidi a diverso meccanismo di azione, secondo i principi della difesa integrata, per cui è stato valutato il tossicologico favorevole della sostanza Etofenproxin, già inserita nelle Norme tecniche di difesa integrata su diverse colture e, in particolare, sulle cicaline della vite da tavola. La Cicalina della vite, o Cicalina verde della vite, è un insetto che vive principalmente sulla vite ma anche su molte piante coltivate e spontanee.

Gli adulti sono di piccole dimensioni (3 mm) e dal colore verde chiaro con sfumature giallo-dorate. La maggior presenza delle infestazioni si trova nelle zone più interne della vegetazione. Compie tre generazioni all’anno e sverna come adulto su piante sempre verdi; in primavera si trasferisce sulle viti dove depone le uova dentro i tessuti delle nervature della pagina inferiore delle foglie. In luglio-agosto vi è la seconda generazione seguita poi dalla terza a fine estate, i cui adulti rimangono sulle viti fino ad autunno inoltrato. Nel pieno della stagione della vendemmia, quindi, nel momento più delicato per tutto il lavoro dei viticoltori, che possono vedere distrutto il lavoro di un intero anno.

È in questi casi che interviene il servizio fitosanitario regionale, che regola l’utilizzo delle diverse sostanze perché se ne faccia un uso efficace ma rispettoso della natura da una parte e della salute pubblica dall’altra. Il servizio è stato istituito nel 1994 e ha sede presso il dipartimento Agricoltura dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea.

Oltre ai compiti in materia fitosanitaria, al servizio è stato recentemente affidato il coordinamento dell’attività di lotta alla contraffazione. A questo scopo vengono effettuati controlli periodici per le azioni di contrasto alla contraffazione, alle frodi in campo agroalimentare ed a garanzia della difesa dei prodotti agricoli locali. Inoltre, provvede al coordinamento delle azioni di verifica della provenienza e della tracciabilità degli stessi e degli obblighi di presentazione ed esposizione nei punti di vendita, in collaborazione con altri uffici dell’amministrazione competenti per settore.

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