Wanda Nara, la veranda nell'attico di Milano è irregolare: addio Superbonus

Wanda Nara, la veranda nell’attico di Milano è irregolare: addio Superbonus, i vicini chiedono i danni

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Wanda Nara, la veranda nell’attico di Milano è irregolare: addio Superbonus, i vicini chiedono i danni

sabato 12 Novembre 2022
Wanda Nara (Instagram)

Wanda Nara torna al centro della cronaca. E questa volta non accade per nuovi gossip con Mauro Icardi, ma per una veranda nel suo appartamento. Tutto nasce dall’azione di alcuni condomini del palazzo di sedici piani vicino a San Siro dove la procuratrice ha vissuto col marito prima di trasferirsi a Parigi.

Wanda Nara, infatti, alcuni anni fa, avrebbe fatto costruire in modo abusivo una struttura per chiudere uno dei terrazzi della casa al penultimo e all’ultimo piano. L’abuso, successivamente sanato, anche se in ritardo, avrebbe impedito al condominio di accedere al Superbonus 110. I vicini si sono così rivolti a uno studio legale per chiederle i danni.

Nel palazzo ci sarebbero stati una decina di abusi da sanare, dalle finestre ampliate ai balconi chiusi. Secondo i condòmini però Wanda Nara sarebbe stata l’unica a non avere sanato per tempo, mentre le altre famiglie coinvolte, dopo aver pagato una multe di poche centinaia di euro, non avrebbero ostacolato l’autorizzazione alla misura per i lavori. Sarebbe stato necessario, infatti, provvedere alla sanatoria entro il primo marzo, scadenza che però non è stata rispettata.

La replica del legale

Il legale della procuratrice, Giuseppe Di Carlo, replica: “Quando il condominio si è attivato per eseguire i lavori con accesso al superbonus del 110, il general contractor e i tecnici hanno rilevato una serie di irregolarità, non solo nell’appartamento della mia assistita. In fase di mediazione si è invitata la signora Nara a eliminare le presunte irregolarità. La signora, nonostante non ci fosse certezza sulla non conformità delle opere contestate, al fine di consentire al condominio di eseguire il progetto e ottenere le agevolazioni, ha immediatamente provveduto a sanare la situazione, compresa la rimozione della famosa veranda. Da qui a dimostrare la responsabilità della mia cliente nel fare decadere le condizioni per accedere ai bonus, ne passa. Anche alla luce del fatto che, ad oggi, non vi è alcuna certezza che ogni irregolarità presente nello stabile sia stata sanata, specie in un momento antecedente a quanto fatto dalla mia assistita”.

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