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Catania – Amministrazione Stancanelli, Gup dice no a falso ideologico

redazione

Catania – Amministrazione Stancanelli, Gup dice no a falso ideologico

mercoledì 29 Marzo 2017

Prosciolti ex sindaco e 5 amministratori. Assolto Giorgio Santonocito, ex responsabile della Ragioneria generale del Comune

CATANIA – Nessun processo per l’ex sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, che insieme ad altri sei ex amministratori e dirigenti del Comune – in carica dal 2009 al 2011 – era accusato di falso ideologico e falsificazione dei bilanci comunali.
Il gup Alessandro Ricciardolo ha pronunciato sentenza di assoluzione per Giorgio Santonocito, ex responsabile della Ragioneria generale del Comune ed attualmente direttore generale dell’Ospedale Garibaldi, che aveva chiesto il rito immediato.
“Non potevo permettermi di restare un giorno in più del necessario nel limbo di un processo che si preannunciava lungo”, scrive Santonocito nella lettera che pubblichiamo integralmente qui a fianco. Per lui il Pubblico ministero aveva chiesto la condanna a un anno e quattro mesi.
Non luogo a procedere, invece, per l’ex sindaco Raffaele Stancanelli e per altri cinque amministratori: gli ex assessori al Bilancio Roberto Bonaccorsi e Gaetano Riva (in carica nella prima giunta Stancanelli), nonché i dirigenti comunali Alessandro Mangani, al tempo dei fatti comandante della Polizia municipale, Pietro Belfiore, attuale comandante dei vigili urbani e per un anno direttore della Ragioneria, nonché Biagio Lipera che nel periodo contestato era direttore delle Attività produttive.
Inizialmente i nomi iscritti nel registro degli indagati erano 20, poi però la Procura aveva chiesto l’archiviazione per tredici dirigenti comunali indagati. 
L’accusa aveva ipotizzato la dissimulazione della situazione economica-finanziaria dell’Ente, attraverso l’alterazione di alcune poste nei bilanci degli anni 2009, 2010 e 2011, allo scopo “di evitare la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario dell’Ente locale e lo scioglimento del Consiglio comunale”.
Gli inquirenti hanno contestato in particolare i debiti fuori bilancio sprovvisti di coperture e le somme inesigibili – i cosiddetti residui attivi – appostate nei rendiconti.
“Ero certo che sarebbe andata a finire così perché ho sempre amministrato rispettando le regole”, ha commentato lapidario l’ex primo cittadino Raffaele Stancanelli.

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