Agrigento, tutte le iniziative contro il Covid19 - QdS

Agrigento, tutte le iniziative contro il Covid19

Irene Milisenda

Agrigento, tutte le iniziative contro il Covid19

mercoledì 15 Aprile 2020

Dalle tende pre triage fuori dagli ospedali alle nuove strumentazioni per l’analisi dei tamponi. Nel capoluogo e a Canicattì due strutture per ospitare pazienti guariti o non gravi

AGRIGENTO – In Sicilia le misure per il contenimento del Coronavirus sembra stiano dando i loro frutti. Iniziative che hanno coinvolto anche il territorio agrigentino, con provvedimenti straordinari pensati per arginare l’emergenza sanitaria.

Appena fuori dei cinque ospedali della provincia sono state installate delle tende pre-triage con l’obiettivo da una parte di ridurre la pressione sui Pronto soccorso – dove i pazienti con sintomi respiratori non devono comunque recarsi – e dall’altro smistare l’alto numero di persone da sottoporre al tampone faringeo, quelle da ricoverare nei reparti di malattie infettive o direttamente in terapia intensiva o sub-intensiva. Altre due tende sono state attrezzate nello spazio adiacente al poliambulatorio di Lampedusa e Linosa.

Per quanto riguarda i tamponi, adesso il laboratorio d’analisi del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio e a breve quello dell’ospedale di Sciacca, sono stati dotati di apparecchiature in grado di diagnosticare il Coronavirus. “Si tratta di un traguardo importante – ha detto il direttore amministrativo dell’Asp, Alessandro Mazzara – fortemente voluto dalla Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, al fine di dare tempestive risposte ai pazienti sottoposti al test e per porre in essere con rapidità le successive azioni assistenziali di cui necessitano i soggetti positivi al Covid-19”.

Dunque, non sarà più necessario inviare i tamponi al centro di riferimento regionale di Palermo, evitando così inevitabili prolungamenti di tempi di diagnosi. “L’attività diagnostica presso il laboratorio di Agrigento – ha dichiarato il responsabile del laboratorio, Giuseppe Friscia – utilizza test di ultima generazione che rilevano la presenza del virus direttamente dal tampone respiratorio. È una metodica rapida e possiamo analizzare ottanta campioni al giorno”.

In assenza di un reparto di malattie infettive, in provincia di Agrigento sono stati attivati 203 posti letto di cui 23 di terapia intensiva. Si stanno inoltre ultimando i lavori per allestire le aree Covid-19 negli ospedali di Agrigento e Sciacca. Intanto, diversi pazienti ricoverati nel nosocomio agrigentino sono stati trasferiti in altre strutture, per esempio in quella privata della clinica S. Anna, oppure dimessi in funzione di un quadro clinico promettente.

Sia l’Ipab Burgio Corsello di Canicattì (casa di cura chiusa da circa un anno) che l’Hotel Akrabello del Villaggio Mosè sono stati destinati a ospitare nell’ambito dell’emergenza persone che necessitano di effettuare un periodo di quarantena. Si tratta di soggetti appena dimessi dall’ospedale, le cui condizioni sono stabili, o pazienti risultati positivi al tampone che però non necessitano di un ricovero in strutture ospedaliere.

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