Alta tensione tra il Comune di Gela e il Corpo della Polizia municipale - QdS

Alta tensione tra il Comune di Gela e il Corpo della Polizia municipale

Liliana Blanco

Alta tensione tra il Comune di Gela e il Corpo della Polizia municipale

mercoledì 21 Agosto 2019

La vicenda è diventata pretesto per uno scontro politico, alimentato da “Sviluppo democratico”. I turni imposti dal comandante Montana hanno scatenato malumori e proteste

GELA (CL) – Concorsi bloccati dal 1999, pensionamenti mai rimpiazzati da nuovo personale, servizi in aumento secondo le direttive nazionali e numeri sottodimensionati. Questa è, secondo i sindacati, la situazione del Comando della Polizia municipale di Gela, che si sarebbe aggravata a seguito di un ordine di servizio del comandante Giuseppe Montana che impone agenti di Polizia municipale di espletare una turnazione che segue il turno serale del giorno precedente o anche lo straordinario notturno, imponendo una fascia oraria insolita che va dalle 10 alle 16 o dalle 11 alle 17.

Così 37 vigili urbani su 44 totali hanno firmato un’accorata lettera indirizzata al sindaco di Gela, Lucio Greco, prima di avviare esplicite strategie di protesta: “Le scriviamo – hanno evidenziato – per esternare l’amarezza e il disagio nello svolgere il nostro lavoro. Da anni affrontiamo estenuanti lotte sindacali per problemi di vario genere che non hanno mai trovato soluzione. In questi ultimi mesi, però, la situazione è esasperata, poiché vi è stata un’escalation di avvenimenti negativi che non ci permettono di lavorare con la giusta serenità che questo lavoro richiederebbe”.

“Troviamo paradossale – hanno aggiunto – che in un momento di difficoltà a pagare le dovute spettanze ai lavoratori, invocando l’aiuto degli stessi a usare il buon senso, si inaspriscono le condizioni di lavoro esacerbando gli animi e le lotte sindacali già in corso da diversi mesi. Per non parlare poi delle continue minacce di rapporti disciplinari da parte dei nostri superiori generando un clima di tensione che inevitabilmente si ripercuote sul buon andamento del lavoro”.

Il comandante Montana ha motivato l’iniziativa con le superiori esigenze di servizio, cui non corrisponde un adeguato contingente di personale attivo. A tutto ciò, inoltre, bisogna aggiungere che molti vigili sono inabili al lavoro su strada.

La vicenda è ovviamente diventata il pretesto per un nuovo scontro politico, con il gruppo “Sviluppo democratico” che ha spezzato una lancia in favore dei vigili: “In questa fase storica non ci si possono permettere scioperi da parte della Polizia municipale e occorre raccogliere le difficoltà, le sofferenze, i disagi di chi indossa una divisa, agendo con passo deciso per evitare continue umiliazioni del Corpo di Polizia municipale”.

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