Differenziata, quella timida crescita che non può far gridare alla vittoria - QdS

Differenziata, quella timida crescita che non può far gridare alla vittoria

Melania Tanteri

Differenziata, quella timida crescita che non può far gridare alla vittoria

martedì 16 Luglio 2019

Il presidente Srr Bisignani: “Si registra un incremento ovunque, ma difficoltà per l’area urbana”

CATANIA – Cresce, anche se timidamente, la raccolta differenziata nella città di Catania. Secondo i dati relativi al primo trimestre del 2019 elaborati dalla Srr dell’area metropolitana, infatti, la percentuale di rifiuti differenziati raccolti è aumentata del 2 per cento, passando dal 7,59 registrato nel 2018 al 9,68 della prima metà dell’anno in corso.

Un piccolo, seppur significativo, risultato che non basta però a fare gridare alla vittoria: nell’area urbana di Catania non si raggiunge ancora la doppia cifra, nonostante il quantitativo minimo che andrebbe raccolto secondo la legge per non incorrere in sanzioni pecuniarie. “Grazie a controlli più minuziosi – afferma il presidente della Srr di Catania, Biagio Bisignani – le percentuali stanno salendo ovunque. In realtà anche su Catania siamo più alti della percentuale indicata e abbiamo possibilità di crescere ancora di qualche punto in breve tempo”.

Un trend che coinvolge quasi tutti i Comuni della Città metropolitana; alcuni in particolare, con un’elevata percentuale di pattume differenziato, sono riusciti a migliorare le proprie performance. Come, per esempio, Zafferana etnea, che ha visto il dato crescere dal 81,01 per cento del 2018 all’87,81 per cento nei primi sei mesi del 2019, o Tremestieri etneo, passato da 26,98 del 2018 al 30,51 della prima metà dell’anno in corso.

Buoni risultati che compensano quelli con il segno negativo registrati per esempio a Misterbianco, dove la raccolta differenziata scende di due punti percentuali, Mascalucia, passata dal 39,01 per cento al 31,84 per cento.

“In generale – prosegue Bisignani – si registra crescita ovunque, anche se la difficoltà rimane l’area urbana di Catania”. Il presidente dell’Srr si riferisce in particolare al cosiddetto “pendolarismo dei rifiuti”, il fenomeno per cui i cittadini dei comuni limitrofi scaricano la spazzatura nell’area della città etnea.

“Abbiamo grandi difficoltà nel raccordare i Comuni e fare le verifiche con quelli limitrofi. Ammette Bisignani – per via dei pochi controlli nelle aree isolate.

Con il nuovo bando su Catania, che sarà pubblicato nel giro di poche settimane – aggiunge – ci sarà sicuramente un servizio maggiore di controllo”. Un’altra difficoltà rilevata da Bisignani riguarda poi la mancanza di progettualità sia per quanto riguarda i CCR che per quanto riguarda i centri di compostaggio.

“Manca la progettazione – conclude – ma ci stiamo organizzando e confrontando. Quest’anno l’assemblea si è riunita ben 4 volte e il Cda una ventina di volte, numeri superiori a quanto registrato in passato”.

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