Coronavirus, Gdf sequestra 7.115 litri di disinfettante nel catanese e igienizzanti senza etichetta nel Palermitano - QdS

Coronavirus, Gdf sequestra 7.115 litri di disinfettante nel catanese e igienizzanti senza etichetta nel Palermitano

redazione web

Coronavirus, Gdf sequestra 7.115 litri di disinfettante nel catanese e igienizzanti senza etichetta nel Palermitano

martedì 07 Aprile 2020

Militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Catania, nell’ambito dei servizi di controllo per l’emergenza Coronavirus, hanno sequestrato 6.074 confezioni di normale prodotto detergente, per complessivi 7.115 litri, venduto come sanificante senza che ne fossero state verificate le reali qualità biocide.

Il prodotto era nel deposito di un ingrosso di detersivi di Bronte il cui titolare è stato denunciato alla Procura di Catania per frode in commercio.

La capacità di eliminare virus da superfici, spiega la guardia di finanza, deve essere certificata da approfondite analisi chimiche e da un’apposita autorizzazione ministeriale prima che il prodotto venga immesso in commercio per evitare potenziali rischi per la salute pubblica. Il sequestro è stato eseguito su indagini della compagnia di Paternò.

Altri reparti delle Fiamme gialle provvederanno al sequestro dello stesso prodotto già distribuito a diversi clienti in Sicilia.

Nel Palermitano, la Guardia di finanza di Termini Imerese ha sequestrato in un minimarket di Trabia 15 flaconi di prodotto igienizzante per mani, con etichette ingannevoli sulla provenienza del prodotto.

I militari sono risaliti a un’impresa di commercio all’ingrosso di prodotti per la persona e per la casa, a Ficarazzi, sequestrando circa 19 mila flaconi di gel igienizzante (da 100 ml) venduti senza alcuna etichetta.

Si tratta di prodotti tutti potenzialmente pericolosi in quanto non presentavano alcuna indicazione del produttore, dell’origine, data di scadenza e precauzioni d’uso. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato per vendita di prodotti industriali con segni mendaci, mentre al titolare dell’azienda distributrice è stato multato: la sanzione può arrivare fino a 30 mila euro.

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