Influenza da non sottovalutare, prima causa di morte per infezione - QdS

Influenza da non sottovalutare, prima causa di morte per infezione

redazione

Influenza da non sottovalutare, prima causa di morte per infezione

martedì 08 Ottobre 2019

Dal 15 ottobre partirà la nuova campagna vaccinale. Nella stagione passata si sono registrati tra i 5 e i 6 mila decessi collegati

ROMA – L’influenza non è una malattia banale. È infatti la prima causa di morte per infezione e ogni anno colpisce quasi 8,2 milioni di italiani, con non pochi rischi di complicanze, soprattutto per gli over 65, e un bilancio nella stagione passata di 5 o 6 mila decessi collegati.

Fondamentale dunque vaccinarsi, a partire dal 15 ottobre quando partirà la nuova campagna vaccinale”, hanno ricordato gli esperti riuniti nei giorni scorsi a Roma per la presentazione della campagna di comunicazione sociale #UnaSceltaVincente realizzata da Italia Longeva, la rete del ministero della Salute sull’invecchiamento e la longevità attiva, con il patrocinio delle società scientifiche Sigg, Simg, Siti e Responsabilità sociale Rai, per sensibilizzare sull’importanza delle vaccinazioni in età adulta.

Secondo i dati raccolti dal ministero della Salute, nell’ultima stagione antinfluenzale si è vaccinato il 53% degli over 65, con una grande variabilità delle coperture tra le diverse regioni. “La percentuale di copertura vaccinale – ha spiegato Claudio D’Amario, direttore generale Prevenzione sanitaria del ministero – è ancora troppo bassa rispetto all’obiettivo minimo che abbiamo dato alle Regioni, del 75% per gli ultra 65enni. L’Organizzazione mondiale della sanità addirittura raccomanda la copertura al 90%”.

Ma la copertura “è anche molto bassa per la fascia adulta e giovanile – ha aggiunto D’Amario – che presenta comunque possibilità di complicanze e disagi legati all’assenteismo sul luogo di lavoro”.

Con alcune insospettate aree ‘virtuose’, come ad esempio gli atleti professionisti: “Nelle squadre di calcio la vaccinazione si fa. Anche ai miei tempi”, ha ricordato Marco Tardelli, protagonista dello spot al centro della campagna presentata a Roma.

“Non si deve fare l’errore di sottovalutare l’influenza – ha concluso Paolo Bonanni, ordinario di Igiene all’Università di Firenze e coordinatore scientifico del Calendario per la vita – I rischi di complicazioni sono elevati, in particolare negli anziani per i quali aumenta del 6% il rischio di ictus durante i picchi di epidemia. Aumentano inoltre i rischi, che già crescono con l’età, di polmonite e di attacchi cardiaci. Vaccinarsi, quindi, è di fondamentale importanza”.

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