Maturità 2020, monta lo scontento su esami in presenza - QdS

Maturità 2020, monta lo scontento su esami in presenza

redazione

Maturità 2020, monta lo scontento su esami in presenza

giovedì 21 Maggio 2020

La protesta virtuale dei professori parte da Messina

MESSINA – “L’esame di maturità in classe proposto dal ministro all’istruzione, Lucia Azzolina, va sostenuto solo se viene garantito il contagio nullo, altrimenti, meglio andare all’interrogazione online”. Parte da Messina la battaglia contro il ritorno a scuola per gli esami di Stato del prossimo 17 giugno. In prima linea il “gruppo maturità 2020 online”, nato appena due settimane fa e già con 5703 insegnanti iscritti. Ispiratore del movimento è Aldo Domenico Ficara, docente di elettrotecnica, supervisore Ssis presso l’Università degli Studi di Messina e direttore del blog Rts.

Il dibattito molto acceso di questi giorni, nella scuola e nelle famiglie, ha trovato spazio anche nella diretta Facebook della pagina di “Polis Sa Magazine” sul tema “Maturità scolastica 2020 e sicurezza anti covid19: presenza fisica o esami online?” che ha visto a confronto oltre allo stesso Ficara, Pietro Folena, politico (ex dirigente del Pci-Pds), scrittore e blogger, e Michele Mezza, giornalista, saggista e insegnante universitario. Ficara ha denunciato il rischio della “mancata, efficace, sanificazione degli ambienti scolastici, con una inevitabile esposizione al contagio” che, secondo Michele Mezza, sarebbe aggravata, in caso di ritorno in classe, dalla prossimità fisica di contatto tra quelle che lui chiama “la generazione dei docenti-nonni e quella degli studenti-nipoti (questi ultimi possibili portatori sani di Covid19), risultato della legge Fornero che mantiene in servizio gli insegnanti sino ai 67 anni d’età”.

I favorevoli agli esami online aumentano. Il gruppo creato da Ficara “raccoglie e condivide – spiega lo stesso promotore – la volontà di quegli insegnanti che con la didattica a distanza, in digitale e su piattaforme informatiche, hanno smontato la deriva perversa che definisce gli insegnanti italiani, fannulloni”, i quali peraltro – a parere di Folena – sarebbero “i peggio pagati in Europa per colpa della legge sulla “buona scuola”. E allora, perché non consentire la maturità 2020 anche, in modalità online? Per il giornalista Michele Mezza “sarebbe l’inizio del cambiamento di una Scuola autoreferenziale e gerarchica che va ricostruita per un ingresso in rete dove digitalizzazione e virtualizzazione garantiscono la circolarità del sapere”.

3 commenti

  1. No all’esame in presenza. A nome mio che sono over 55 e a nome dei miei studenti che vorrei accompagnare fino all’esame, moltidi loro hanno paura sono immunodepressi e hanno genitori con gravi patologie oncologiche.

  2. Patrizia ha detto:

    NON si riesce ad inviare

  3. Lory Borrelli ha detto:

    Sono la mamma di una maturanda della Lombardia e faccio parte del gruppo “maturità 2020 online”. Molti sono i problemi per gli esami in presenza, uno di questi sono i mezzi di trasporto. Questi mezzi vengono presi anche da pendolari e noi non sappiamo chi è asintomatico. in più in molte scuole, dove ci sono anche 3 istituti con 5 quinte l’uno, i pullman arrivano solo per le 8 e tornano dopo 5/6 ore, quindi i ragazzi interrogati quel giorno arriverebbero e andrebbero via tutti insieme. Non è possibile arrivare 15 minuti prima dell’orale e andare via subito dopo come è invece rischiesto. Per la sicurezza della salute di tutti noi auspichiamo esami online. Lory Borrelli

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