Trapani, la Regione accelera su bretella Birgi-Mazara - QdS

Trapani, la Regione accelera su bretella Birgi-Mazara

Vito Manca

Trapani, la Regione accelera su bretella Birgi-Mazara

martedì 18 Agosto 2020

Istituito un tavolo tecnico con il ministero delle Infrastrutture per superare lo stallo sull’opera. Promesse di rilancio dell’area dell’aeroporto: dibattiti, speranze e occasioni mancate

TRAPANI – Campagne elettorali, promesse di sviluppo e di rilancio dell’area dell’aeroporto. Dibattiti, speranze, occasioni mancate, risorse pronte per essere utilizzate, risorse ridotte, a volte “introvabili”. Tutto per una bretella.

Per chiudere l’anello autostradale nella parte occidentale della Sicilia. Più che un’opera, una rete di comunicazione, per raggiungere Mazara del Vallo dopo avere raggiunto la strada statale 188, completando l’anello. Una bretella con un nome: “Birgi-Mazara”. Un nome ed una garanzia: quella di collegare l’aeroporto con tutto il territorio provinciale e con quello di Agrigento.

Una nuova campagna elettorale è già in corso per le Amministrative d’autunno. Pronta a ridefinire i confini del confronto. Ed è stato il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo a riaprire i giochi sulla bretella: “È bene dire che senza strade, senza lo scorrimento veloce, non potrà mai esserci sviluppo nel nostro territorio”.

Ed ancora: “Ci sono 135 milioni di euro per lo scorrimento veloce, che ho contribuito a riesumare, perché non c’erano più notizie. L’Anas mi dice che il progetto è a buon punto, anche se alla Regione c’è sempre qualche carta da chiedere. Sono però sicuro che si farà”.

Una storia cominciata più di dieci anni fa. Con i soldi del Cipe e con i progetti dell’Anas. Soldi e progetti che hanno avuto diverse vicissitudini, ma con lo stesso risultato finale: lo scorrimento fermo. E la politica a rinfacciarsi le responsabilità di governi e di maggioranze. Un po’ come ancora oggi. Ma con qualche punto fermo. Che arriva dalla Regione. Da due delibere di giunta.

La prima dello scorso 28 maggio, con il Presidente Nello Musumeci ed i suoi assessori che hanno preso una posizione chiara nei confronti del governo nazionale. Preso atto che “si è ancora in presenza di una lunga fase di stallo”, e dopo una “costante interlocuzione del governo regionale con i rappresentanti del territorio”, è stato deliberato di proporre all’esecutivo Conte di nominare un commissario straordinario.

Un percorso che la giunta siciliana ha previsto anche per altre opere ritenute strategiche per dotare l’Isola di nuove infrastrutture stradali ed anche ferroviarie. La seconda delibera è del 23 luglio. E dà il via libera all’istituzione di un tavolo tecnico con il Ministero delle Infrastrutture. La bretella è stata inserita al primo posto nell’elenco di dieci opere da porre all’attenzione del tavolo. “Trapani-Mazara, variante alla SS 115: primo stralcio funzionale. In tutto, 134 milioni di euro. La Regione è dunque sul pezzo ed ha anche pensato al ripristino della linea ferrata Palermo-Trapani, Via Milo, con un intervento di 204 milioni di euro.

Un’altra opera strategica che dovrà entrare a far parte dell’agenda del tavolo tecnico. La linea è ferma dal febbraio del 2013. Chiusa per lo smottamento del terreno nei pressi di Alcamo. Qui è la Rete Ferroviaria Italiana a dettare i tempi del progetto e delle procedure.

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