Bastano pochi clic, dollari e saliva per conoscere il profilo genetico - QdS

Bastano pochi clic, dollari e saliva per conoscere il profilo genetico

Bartolomeo Buscema

Bastano pochi clic, dollari e saliva per conoscere il profilo genetico

giovedì 02 Agosto 2012

Su Internet è possibile acquistare una scansione del proprio Dna ed ottenerne informazioni. Predisposizione a malattie e origini familiari: disponibili quattro tipi di test

CATANIA – Volete conoscere il vostro profilo genetico? Bastano pochi click e un po’ di saliva per acquistare online una scansione del proprio Dna.
Siamo entrati, anche grazie a Internet, in quella che un noto genetista ha battezzato come l’era della genomica di consumo. Per qualche centinaio di dollari è possibile scrutare nel nostro patrimonio genetico per ottenere informazioni sul rischio futuro di malattie, sulla tolleranza ai farmaci, sulle nostre origini genealogiche ed etniche.
Tutto quello che serve è contenuto in una piccola scatola di cartone nella quale c’è una provetta di plastica a forma d’imbuto con stampigliato sopra un codice a barre e le immancabili istruzioni per l’uso scritte in inglese: sputare nella provetta fino a quando la saliva non supera una riga nera.
Bisogna, però, prima registrarsi nel sito di una delle aziende di genomica di massa e pagare in anticipo con la carta di credito. Dopo una settimana si riceve il kit. A sputo avvenuto, si deve richiudere la scatola e spedire il tutto all’indirizzo prestampato dell’azienda prescelta.
Poi, il laboratorio che riceve il materiale organico inviato dall’utente estrae il Dna, lo analizza, e carica i dati grezzi su computer per ottenere il profilo genetico dell’utente il quale, tramite una password personale, legge il proprio profilo genetico con l’aiuto di alcuni fogli di spiegazioni per la lettura.
Il ventaglio di risultati offerti varia secondo l’azienda. È possibile scegliere fra quattro tipi di test che concernono: la suscettibilità genetica a una serie di malattie la probabile risposta individuale ad alcuni farmaci; la predizione di svariati tratti personali che vanno dal colore degli occhi alla qualità della memoria; l’origine familiare ed etnica.
In un mondo pervaso ormai dai social network, è probabile che la gente abbia desiderio di pubblicare oltre alle proprie foto anche il proprio profilo genetico. Con buona pace, forse, dell’ultimo lembo di privacy.
Registriamo, infine, che anche il professor James Watson, insignito nel 1962 del premio Nobel per aver, nel 1953, determinato la struttura del Dna, ha sputato nella provetta. Lui, però, ha deciso di non voler conoscere il proprio profilo genetico.

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