PALERMO – Data per spacciata, centomila euro al mese da pagare all’esattoria, debiti e così via, la Foss, l’Orchestra sinfonica siciliana, invece è pronta a rilanciare. Giorgio Pace, soprintendente da 45 giorni, ha ridato fiducia e speranza al futuro dell’orchestra e del teatro Politeama che la ospita. L’orchestra torna a essere regionale e nel programma estivo suonerà a Palermo, Taormina, Marsala, Sciacca. “Nonostante il pesantissimo passato – ha detto Pace presentando stamane il programma – voglio dare un forte segnale di ripresa. Tra gli obiettivi più urgenti c’è la riconquista del pubblico che si era disperso, i costi contenuti di biglietti e abbonamenti, le sinergie con il museo di Palazzo Riso, dove tutti i giovedì e i venerdì si potrà ascoltare buona musica e gustare un ottimo aperitivo al costo di 10 euro”. “E ancora l’inserimento del jazz sia nella programmazione estiva che in quella invernale – aggiunge Pace – e la creazione di un’orchestra sinfonica giovanile, che diventerà il fiore all’occhiello della Fondazione. Punti fermi della rinascita saranno le collaborazioni con i licei musicali siciliani e con il Teatro Massimo di Palermo”. Primo appuntamento importante è la nona sinfonia di Beethoven, dal 3 al 5 giugno, con il coro del Massimo diretto da Piero Monti. La rinascita dell’ente non sarà facile, e molto dipende dall’impegno della Regione siciliana e dallo stop ai tagli al budget.