Stimolare il potere d’acquisto delle famiglie - QdS

Stimolare il potere d’acquisto delle famiglie

Francesco Sanfilippo

Stimolare il potere d’acquisto delle famiglie

martedì 02 Ottobre 2012

Forum con Roberto Helg, Presidente Confcommercio Palermo

Qual è la situazione del commercio a Palermo?
“In teoria, la differenza tra il numero delle aziende che aprono e quelle che chiudono, è costante o in leggero aumento a favore delle prime, per cui il dato sarebbe positivo. Tuttavia, stanno chiudendo le aziende storiche, i grandi nomi di Palermo. Si prevede, anzi, che la crisi attuale ne farà chiudere altre entro l’anno prossimo. Poi, stanno cessando l’attività quelle imprese che hanno sempre avuto un numero elevato di operai e stanno aprendo microaziende. Ciò causa un’elevata rotazione delle imprese stesse, per cui si è rilevato che la metà delle imprese che hanno aperto 5 anni fa, cessano l’attività in fallimento. In questo momento, tutti dovrebbero mettersi intorno ad un tavolo, concertare le azioni e realizzare poche ma utili iniziative. Le risorse sono divenute scarse e il credito bancario è fortemente diminuito, anche in conseguenza di un mercato asfittico che non dà garanzie”.
Quali sono i principali problemi che affliggono il commercio a Palermo?
“Il principale problema è che è diminuito nettamente il potere d’acquisto delle famiglie. Non è ipotizzabile pensare di avere delle spese enormi in busta-paga per i datori di lavoro e un ritorno insignificante per il lavoratore. Se si guarda il lordo di un impiegato, ci si trova a uno stipendio ragguardevole, ma la cifra percepita è di molto inferiore. Eppure, le tasse e i costi aumentano costantemente. Un tempo, una lista nozze poteva valere centinaia di milioni, oggib ci si accontenta di pochi pezzi. Il crollo della ristorazione a Palermo è un altro esempio, causato dal cambio delle abitudini della popolazione. Perciò, i ristoranti sono pochi, con ancor meno clienti e fortemente indebitati. Non ultimo, il calo dei supermercati è del 5% e i clienti cercano le offerte e gli sconti”.
Si parla insistentemente del recupero della Fiera, che cosa può dirci in merito?
“Il recupero della fiera è sicuramente positivo, ma permangono idee confuse e non si sa ancora chi se ne deve occupare. Esistono studi che la Camera di Commercio di Palermo ha realizzato insieme alle associazioni di categoria per creare un polo congressistico. Secondo altri studi, Palermo è considerata la prima città europea preferita per organizzare congressi. Queste preferenze si basano su fattori, quali il clima, la cultura, il mare, l’enogastronomia, ma Palermo, finora, riceve al massimo 2 mila turisti congressisti l’anno contro gli 8 milioni di Vienna. Inoltre, perdendo la fiera, si è rimasti privi del patentino internazionale”.
Il turismo congressuale potrebbe avere un futuro a Palermo?
“Non si può preferire il turismo balneare che ci vede perdenti nel confronto con altri Paesi mediterranei come Malta. Il turismo nella sua globalità è una strada valida, tanto che la Camera sta lavorando per organizzare i congressi nelle navi da crociera in ricovero. Palermo può rinascere e i grandi marchi continuano a investire, anche se non si possono sacrificare i nostri negozi. In realtà, è quanto mai necessario riportare la cultura al centro della città”.
Il porto di Palermo può divenire fondamentale in questo quadro?
“Sì, infatti, il piano regolatore del porto è stato concordato e andava fatto subito, però il consiglio comunale non l’ha accettato. È previsto un sottopassaggio che consenta ai tir di raggiungere l’autostrada senza passare dal centro storico, mentre il rifacimento delle banchine è indispensabile”.
 
Qual è l’importanza dei consorzi Fidi per le imprese?
“I consorzi fidi abbattono i rischi bancari del 50%, evitando un accumulo eccessivo di fondi di accantonamento da parte delle banche. Oggi, i consorzi possono essere nell’elenco 106 o nel 107. L’elenco 106 prevede un’attività limitata e una vigilanza più blanda per i suoi iscritti. Perciò, la garanzia concessa dai soggetti 106 è meno “ sicura” e di minore valenza. Al contrario, l’elenco 107 è più apprezzato, essendo i suoi soggetti sottoposti alle stesse regole seguite dalle banche, come gli obblighi di detenere un capitale adeguato. Inoltre, sono vigilati dalla Banca d’Italia che così rassicura sulla qualità del soggetto iscritto. Così, il credito alle imprese è agevolato e la Sicilia ha più consorzi fidi iscritti al 107, rispetto al resto d’Italia. Inoltre, l’attuale amministratore delegato del consorzio Fideo Confcommercio, Vito Rinaudo, sta svolgendo un eccellente lavoro”.
Quali sono i risultati conseguiti dal consorzio Fideo?
“Finora, il consorzio ha più di 5.000 soci, oltre 13 milioni di patrimonio, più di 300 milioni di finanziamenti garantiti in essere, con copertura totale della regione Sicilia. Inoltre, come sistema camerale, si stanno creando delle controgaranzie per sostenere le imprese che esportano all’estero, abbattendo così il rischio bancario in caso di perdite”.
 

 
Curriculum Roberto Helg
 
Roberto Helg è nato a Palermo nel 1936 ed è Presidente della Confcommercio di Palermo dal 1997. Dal 2006 è Presidente CCIAA di Palermo. È Vicepresidente della Società di gestione dell’Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo – Gesap Spa, del Consiglio direttivo del Consorzio camerale per il credito e la finanza, del Comitato esecutivo Unioncamere Nazionale, del Comitato nazionale per la legalità di Unioncamere, del Cda dell’Istituto G. Tagliacarne, della Commissione consultiva di Infocamere, del Consiglio di Territorio Sicilia di Unicredit.

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