Il balzello sui rifiuti arriva al 20%, mentre l’acqua sale fino al 10%. Protestano i pensionati. E la Giunta comunale ha proposto al Consiglio l’aumento dell’Imu al 9,6%
MONREALE (PA) – La Giunta comunale ha approvato il provvedimento che prevede l’aumento della Tarsu al 20 per cento, dell’acqua al 10 per cento mentre ha inviato tutto al Consiglio comunale per l’approvazione del provvedimento di aumento dell’Imu al 9,6 per cento.
A renderlo noto sono i consiglieri comunali del Pdl Mario Caputo e Giorgio Rincione: “Le difficoltà economiche del Comune non possono cadere sui cittadini – dicono i due esponenti del civico consesso – che in questo momento di gravissima crisi non possono fare fronte agli aumenti di Tarsu, acqua e Imu. Cercare di colmare il disavanzo del comune aumentando le tasse a nostro avviso è sbagliato e prendiamo atto dell’incapacità ad attrarre finanziamenti dall’esterno. Il Comune sino ad oggi non è stato in grado di reperire le Risorse per pagare gli stipendi dei dipendenti, dei precari e dei dipendenti Ato. Chiediamo al sindaco di venire in Consiglio comunale per riferire la strategia per uscire dalla crisi e per avviare il risanamento economico della nostra città”.
“Gli aumenti relativi al servizio di smaltimento rifiuti – replica il sindaco Filippo Di Matteo – non ricadranno sulle tasche dei cittadini, poiché abbiamo tolto la riscossione a Riscossione Sicilia Spa, che aveva un aggio del 15 per cento. Adesso, quindi, il costo maggiore sarà sopportato dalla percentuale che non attribuiremo più a Riscossione Sicilia, poiché la riscossione sarà diretta. Per quanto riguarda l’acqua, invece, si tratta di un aumento minimo, un adeguamento di circa un euro a bolletta, che tuttavia era necessario. Se le amministrazioni precedenti avessero periodicamente aumentato leggermente le tariffe idriche, adesso non ci saremmo trovati in queste condizioni”.
Intanto questa impennata delle tasse comunali ha indotto alla protesta un gruppo di pensionati che hanno inscenato un sit in davanti al municipio. Il primo cittadino ha detto, ricevendo i sindacati nella sala Rossa, che avrebbe preferito una manifestazione più partecipata così da spiegare a tutti i cittadini, dai commercianti ai pensionati, la necessità di una scelta così dolorosa e impopolare come quella di alzare le tasse. Sotto accusa da parte dei sindacati i rialzi di Irpef, Tarsu, asili nido e accisa comunale sull’energia elettrica.
“Non ce la facciamo a tirare avanti in questo modo – hanno detto gli autori della protesta -. Mentre le pensioni restano inchiodate si deve far fronte ad un aumento di tutto ciò che è primario”.