Crisi di rappresentanza della politica e associazionismo - QdS

Crisi di rappresentanza della politica e associazionismo

redazione

Crisi di rappresentanza della politica e associazionismo

giovedì 15 Novembre 2012

Tavola rotonda promossa da Lions Distretto Sicilia, Teatro Stabile e Università di Catania. Il governatore Pogliese: “Sì ad una nuova identità di intervento operativo”

CATANIA –L’odierna contingenza socio-politica-economica, che evidenzia l’attuale crisi dei partiti politici in termini di rappresentatività, amplifica gli spazi d’intervento che il cittadino “associato” può legittimamente e proficuamente occupare, esercitando prerogative di proposta, ammonimento, sollecitazione, soprattutto nel settore dei servizi sociali.
È questa la conclusione emersa con vivace dialettica dalla conferenza-dibattito “Dall’associazionismo alla società civile: dall’analisi alle proposte”, organizzata dal Lions Clubs International Distretto 108Yb-Sicilia, in sinergia con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università ed il Teatro Stabile di Catania.
L’argomento è urgente e tocca subito le recenti consultazioni regionali, a partire dall’alto tasso di astensionismo. Nel tavolo dei relatori, l’autorevole sociologo Carlo Trigilia, docente di Sociologia Economica, Università di Firenze, autore del recente saggio “Non c’è Nord senza Sud. Perché la crescita dell’Italia si decide nel Mezzogiorno”: un titolo che non ammette ambiguità d’interpretazioni e che nella sua prima frase riassume, già, il risultato di una attenta e severa disamina: “Non avremo, scrive, una crescita solida e un’Italia più civile, se nel Mezzogiorno non si avvierà uno sviluppo capace di auto sostenersi e che si può attuare con la capacità della classe politica locale di creare beni di servizi collettivi, attuando quelle politiche attive che coinvolgono le classi dirigenti, inducendoli a mettere sul mercato il grande patrimonio di risorse , che va dai beni culturali , al turismo, all’agricoltura , alle nostre produzioni manifatturiere. Nel suo intervento raccomanda – per uscire dal tunnel – permanenza nell’eurozona, la selezione di una classe politica finalmente “decente”, la formazione di una coscienza civica collettiva. Stop a rivendicazionismo e autonomismo estremi, che possono mettere a rischio persino l’Unità nazionale.
 
Evenienza, quest’ultima, che Lea D’Antone, docente di storia alla “Sapienza”, si sente di escludere, anche perché ritiene i guai del Sud sempre più simili a quelli del Nord, senza perciò minimizzare un quadro problematico, da leggere per di più nell’ottica dell’impasse globale.
Sono questi solo alcuni degli spunti che hanno acceso l’attenzione del folto e qualificato uditorio, intervenuto nella sede di Scienze Politiche a seguire la tavola rotonda che riprendeva, già nel titolo, il tema distrettuale del corrente anno lionistico. Di concerto con il Governatore del Distretto Lions, Antonio Pogliese, il confronto a più voci è stato concepito e costruito da Filippo Sciuto, responsabile Pubbliche Relazioni e Comunicazione, in una visione lungimirante: valutare in chiave associazionistica rimedi nuovi alla secolare “questione meridionale”, alla luce dell’ultimo comma dell’art. 118 della Costituzione, coinvolgendo nell’incontro Accademici, di varie realtà universitarie Italiane e il Teatro Stabile di Catania, che prevede nel suo statuto anche la divulgazione culturale.
La Cultura come risorsa: concetto ribadito dal direttore dello Stabile Giuseppe Dipasquale, risoluto ad evidenziare la missione dell’ente nel territorio in termini di diffusione dell’arte e della formazione teatrale.
E ancora alla “regia” dello Stabile si deve il coup de théâtre della serata, quando le “Cento Sicilie” di Bufalino e “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa rivivono nelle sapienti letture di Pippo Pattavina ed Ezio Donato, proiettando l’uditorio nel giusto clima dell’incontro.
Cosa resta oggi del “gattopardismo”? Nel denunciare il malgoverno, mirato unicamente all’acquisizione del consenso e incurante del bene collettivo, la diagnosi di Trigilia attribuisce il (quasi) default del Mezzogiorno più alla gestione politica clientelare delle risorse che all’insufficienza delle stesse. Lo studioso suggerisce pertanto, come principale atto terapeutico, l’esigenza di creare uno spirito unitario con il coinvolgimento della società civile.
In questo contesto i Lions,, sottolinea il governatore Antonio Pogliese, sono chiamati ad estendere la partecipazione e la verifica popolare sulla vita politica, secondo il principio di sussidiarietà
Da qui, osserva Rita Palidda, perfetta moderatrice del dibattito, l’importanza di mettere in campo iniziative atte a sollecitare istituzioni e soggetti politici, per la valorizzazione dei principi universali di buon governo, buona cittadinanza, promuovendo valori di etica nelle attività pubbliche e private.
In questo senso le associazioni di servizio possono diventare strumenti del bene civico, concorrendo all’esercizio della sovranità popolare. E tuttavia – avverte Trigilia – la società civile non può assolutamente sostituirsi ai partiti, parte essenziale di ogni ordinamento democratico e pluralista.
Ma un impegno indifferibile – ribadisce Giuseppe Vecchio, direttore di Scienze Politiche – è mettere in campo iniziative atte a sopperire alla drammatica retrocessione del Welfare state.
Una scommessa importante, ha concluso Pogliese, che, a fronte di una crisi d’identità dei partiti politici, si potrà vincere utilizzando al meglio gli strumenti che la stessa nostra Costituzione ci indica. Solo così, ad avviso di molti analisti, con una nuova identità d’intervento operativo e sussidiario, potremo meglio garantire la sopravvivenza attiva delle Associazioni.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017