ROMA – “La mobilità  del personale della scuola – aveva scritto qualche giorno fa in una nota il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli in una nota – rappresenta il primo importante tassello per l’avvio positivo del prossimo anno scolastico”. Ed effettivamente, l’intesa raggiunta in via definitiva sul contratto integrativo di mobilità del personale ha permesso di stabilire tempi certi per far partire le operazioni.

Il Miur, attraverso l’ordinanza disponibile sul sito istituzionale nell’apposita sezione relativa alla mobilità, ha fatto sapere che per i docenti c’è tempo fino al prossimo 6 maggio per presentare domanda di mobilità attraverso la piattaforma dedicata (Sidi). Per il personale Ata (Ausiliario, tecnico e amministrativo), invece, la domanda potrà essere presentata dal 4 al 24 maggio prossimi.
“L’accordo sull’individuazione per competenze – ha spiegato Fedeli – contribuisce a ristabilire un clima di reciproco rispetto di funzioni e ruoli e di lavoro comune per le studentesse e gli studenti, valorizzando la collaborazione fra organi collegiali e dirigenza”.

Altra importante novità è rappresentata dall’accordo sulle modalità di individuazione per competenze dei docenti. Si tratta della nuova procedura di assegnazione alle scuole del personale per la copertura dei posti vacanti prevista dalla Buona Scuola. Questo è il secondo anno di attuazione. L’individuazione per competenze prevede che le e gli insegnanti di ruolo non siano più attribuiti alle scuole esclusivamente sulla base di anzianità e punteggi, come avveniva in passato. Oggi sono le scuole ad individuare tra i docenti presenti nel proprio ambito territoriale, quelle e quelli più corrispondenti, per profilo professionale, al proprio progetto formativo.
L’obiettivo, spiega il Miur, è proprio quello di valorizzare il lavoro collegiale all’interno delle istituzioni scolastiche.

I requisiti per l’individuazione dei docenti saranno adottati dal dirigente scolastico, previa delibera del Collegio dei docenti su proposta dello stesso dirigente. Gli insegnanti sono infatti individuati in coerenza con il Piano triennale dell’Offerta Formativa, deliberato in modo collegiale all’interno delle scuole.
Una volta adottati i requisiti, i dirigenti scolastici effettueranno poi le procedure di individuazione degli insegnanti per la copertura dei posti vacanti. (pp)