Tutte le novità fiscali del 2013. Via libera ad Ivie e Tobin Tax - QdS

Tutte le novità fiscali del 2013. Via libera ad Ivie e Tobin Tax

Andrea Carlino

Tutte le novità fiscali del 2013. Via libera ad Ivie e Tobin Tax

martedì 08 Gennaio 2013

Ecco cosa cambia con l’entrata del nuovo anno per le tasche delle famiglie e delle imprese. Tassa sulle transazioni commerciali e l’Imu per gli immobili all’estero

CATANIA – Nuovo bollo sui conti correnti bancari con giacenze superiori ai 7.500 euro (circa 34 euro per le persone fisiche, 100 euro per le società) e due nuove tasse che portano il nome di Ivie e Tobin tax; senza dimenticare l’Iva, il cui aumento è previsto per luglio 2013. Sono queste alcune novità fiscali previste per il nuovo anno e che dovrebbero far aumentare la pressione fiscale in Italia dal 44,7 al 45,3%.
Sulla Tares, invece, ancora c’è caos di competenze: devono essere approvate dagli enti regionali costituiti e disciplinati dalle normative di settore.
Infatti, ai sensi dell’articolo 34, comma 23, della legge 221/2012, (conversione del secondo decreto sviluppo), sono unicamente gli enti di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali a esercitare le funzioni di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica (rifiuti compresi), di scelta della forma di gestione e affidamento, di determinazione delle tariffe e di controllo. La norma si pone in evidente contrasto con la disciplina istitutiva della Tares (articolo 14, Dl 201/11), secondo la quale il Consiglio comunale deve approvare le tariffe del tributo entro il termine fissato per l’approvazione del bilancio di previsione, in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso e approvato dal l’autorità competente. Poiché soggetto attivo del tributo è il Comune, deve essere il Consiglio comunale a deliberare eventuali riduzioni ed esenzioni, la cui copertura finanziaria deve essere assicurata con risorse della fiscalità generale.
Tra le misure più attese dalle famiglie vi è sicuramente quella sulle detrazioni per i figli a partire dal 1° gennaio 2013. In base alla Legge di Stabilità, lo sconto “nominale” sale fino a 950 euro per i figli sopra i 3 anni (compresi quelli nati da unioni di fatto e riconosciuti, quelli adottivi o affidati) e fino a 1.220 per gli under 3. Salgono a 400 euro le detrazioni per i figli disabili (prima l’importo era di 220 euro.
Scatta sin da subito l’Ivie, l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero. Si tratta di una sorta di Imu oltreconfine, che è entrata in vigore proprio con l’arrivo del nuovo anno. Secondo quanto previsto dal maxiemendamento alla legge di bilancio, fino al 2015, non verrà considerato l’anno 2011, ma l’imponibile partirà esclusivamente dal 2012, di modo che eventuali cifre già versate saranno ritenute valide come acconti per i dodici mesi appena conclusi, cosicché riguardo al 2013 potranno essere evitate alcune scadenze per effetto della prima tranche scaduta lo scorso 9 luglio).
L’Imu diventa un’imposta integralmente comunale. I comuni percepiranno una quota di imposta molto più ingente rispetto a quella attuale che, in base alle ultime rilevazioni, ha già portato nelle casse dei municipi 14,8 miliardi (lo stato ne ha incassati 8,4).
Per godere di questo beneficio i comuni dovranno rinunciare ad una grossa parte dei trasferimenti erariali, in quanto la misura sarà a “saldi invariati”.
Per quanto riguarda le imprese, quelle che svilupperanno piattaforme telematiche per la distribuzione, la vendita e il noleggio di opere dell’ingegno digitali, potranno beneficiare, secondo il Dl 179/2012 art. 11-bis, di un credito d’imposta del 25% dei costi sostenuti negli anni 2013, 2014 e 2015.
Prevista, nella legge di stabilità, anche una novità in tema di detrazione dei costi delle auto aziendali per le imprese (non agenti) e i professionisti. Nel periodo d’imposta 2013, la deduzione di tali costi non sarà più del 40% ma del 20%, a meno che non si applichi il regime dei minimi (sconto fiscale del 50%).
Sempre in ambito di detrazioni, dal periodo d’imposta 2013 e fino al 2015 i contribuenti potranno detrarre dall’IRPEF il 19% (25% in caso di start up in ambito energetico) della somma investita nel capitale sociale di una o più start up innovative. Le agevolazioni restano valide anche se gli investitori sono soggetti IRES, poiché in questo caso potranno dedurre il 20% degli investimenti in start up innovative (27% se a vocazione sociale).
Aumentano le detrazioni forfetarie per i lavoratori assunti a tempo indeterminato e aumentano le deduzioni per i soggetti con valore della produzione fino a 181 mila euro. Questo provvedimento comincerà a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013.
Altra novità a partire dal 1° gennaio riguarderà il sistema di fatturazione che diventerà più semplice in virtù  del recepimento della direttiva 2010/45/Ue su contenuto della fattura, fattura semplificata e fattura elettronica.
In tema di IVA, resta invariata l’aliquota intermedia dell’IVA (10%), mentre quella del 21% sale al 22% a partire dal 1°luglio. La novità assoluta però, decisa a seguito della sentenza della Corte di giustizia europea del 19 luglio 2012, è l’esclusione dall’esenzione della gestione individuale di portafogli titoli a partire dal 1° gennaio 2013.
Ulteriori misure fiscali che caratterizzeranno il 2013 riguardano: lo sconto concesso ai proprietari di immobili in affitto (escludendo chi affitta con la cedolare secca), la cui deduzione forfettaria dei redditi da locazioni scende dal 15% al 5%; la nuova Imposta sul valore degli immobili all’estero, che va pagata, con un’aliquota dello 0,76% del valore dell’immobile, dai residenti in Italia con proprietà all’estero; il bollo sui certificati penali, con l’introduzione di una specifica deroga all’esonero da imposta nei processi penali e in quelli per cui si applica il contributo unificato; il bollo su conto corrente, che non dovrà essere pagato dai cittadini con depositi sotto i 7.500 euro.
Ultima e non meno importante protagonista per le tasche dei cittadini, la Tobin Tax, ovvero la tassazione sulle transizioni finanziarie nata per evitare le speculazioni.
Questa arriverà il 1° marzo 2013 ed avrà un valore dello 0,12 percento, per poi diminuire ed arrivare allo 0,10 percento nell’anno 2014.
Stavolta i grandi problemi ci saranno per il mercato economico nazionale: la Tobin Tax rischierà di paralizzare la situazione finanziaria già fortemente collassata.

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