Borse di studio post-lauream i giovani siciliani non le vogliono - QdS

Borse di studio post-lauream i giovani siciliani non le vogliono

Patrizia Penna

Borse di studio post-lauream i giovani siciliani non le vogliono

martedì 19 Marzo 2013

Mai spesi ben 20 mila € assegnati dalla Fondazione Tregua Onlus per la partecipazione a master universitari. Iniziative di sostegno sociale snobbate da soggetti svantaggiati economicamente

PALERMO – L’indagine statistica nazionale sviluppata dall’1 al 20 gennaio 2013 e pubblicata qualche settimana fa da Focus Marketing ha offerto spunti di riflessione interessanti circa il rapporto tra cittadino ed istituzioni, messo a dura prova dalla crisi economica e da decenni di mal costume e cattiva gestione della cosa pubblica. Nel primo quesito dell’indagine, che ha interessato anche la Sicilia, si chiede di indicare in quali tra le principali istituzioni si ripone maggiore fiducia: il 26% del campione ha risposto “volontariato e non profit”.
Capita spesso di sentire lamentare i cittadini della quasi totale mancanza di supporto alle cosiddette fasce deboli della società. Un po’ meno spesso si sente parlare di soggetti svantaggiati economicamente che “snobbano” le iniziative di sostegno sociale. Eppure è quanto ha dovuto constatare, suo malgrado, la Fondazione Euromediterranea Luigi Umberto Tregua Onlus, che dall’ormai lontano 2007 promuove iniziative concrete supportando mediante borse di studio del valore di € 2.500 ciascuna il percorso di perfezionamento professionale post-lauream di giovani laureati siciliani con meno di 30 ed in situazione di svantaggio economico.
Tra il 2007 ed il 2012 sono state bandite ben 31 borse di studio di eguale importo (€ 2.500). Ventidue, invece, sono state le borse assegnate dal Comitato Scientifico presieduto dal prof. Benedetto Matarazzo della facoltà di Economia dell’Università di Catania ai candidati in possesso dei requisiti richiesti dal bando. Numeri importanti, frutto del lodevole impegno della Fondazione Tregua nei confronti dei giovani della nostra terra, che però sono stati di fatto snobbati dagli interessati, ovvero dagli stessi assegnatari delle borse di studio.
 
Solo 14 dei 22 vincitori, infatti, hanno speso le borse di studio ed “investito” le risorse messe a disposizione dalla Fondazione nella formazione post-universitaria. Cosa ne è stato dei restanti 8 vincitori? Non avendo individuato il master da frequentare secondo i termini stabiliti dal bando della Fondazione, di fatto hanno gettato alle ortiche € 20.000. La responsabilità di questo spreco “sociale”, a detta di alcuni, sarebbe imputabile alla scarsa offerta formativa degli atenei siciliani. Altre volte, però, l’atteggiamento superficiale e rinunciatario dei vincitori delle borse di studio suscita qualche perplessità circa il reale “merito” di molti giovani che comunque presentano curricula di alto livello.
Per nulla scoraggiata dal paradosso dei soldi messi a disposizione dei ragazzi ma non spesi, la Fondazione Tregua Onlus continua imperterrita la sua attività a scopo sociale e ricorda che scade il 31 marzo il bando 2012-2013 che mette a disposizione di giovani studenti con laurea di secondo livello e con meno di 30 anni, 4 borse di studio del valore di 2.500 € ciascuna spendibili in master universitari. Il testo integrale del bando è disponibile nell’apposita sezione della Fondazione sul sito www.quotidianodisicilia.it. Qui, è possibile anche accedere ad “Orizzonti Euromediterranei”, ovvero il nuovo blog dove, oltre a conoscere tutte le novità che riguardano l’attività e le iniziative promosse dalla Fondazione, è possibile leggere ed apprezzare le storie di tutti quei giovani il cui merito è stato premiato attraverso l’assegnazione di borse di studio: sono in pubblicazione in queste settimane le storie di ragazzi dai curricula di tutto rispetto che, grazie alla Fondazione, sono riusciti a perfezionare le proprie competenze professionali attraverso la frequentazione, sia in Italia che all’estero, di master post-laurea.

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