Dal 2004 ad oggi spesi quasi 2 mld per pagare 10.000 formatori, ma solo il 3% dei corsisti ha trovato lavoro. Corsi finanziati: lavoratori del tombolo, barman acrobatici e cura degli animali domestici
Lo scorso anno l’uscente governo regionale di Raffaele Lombardo aveva annunciato: “La prossima annualità formativa sarà del tutto diversa”. Ed invece oggi si scopre che nulla è mai cambiato nella formazione professionale in Sicilia. L’Avviso 20, che ha esordito alla fine del 2012 e che si chiuderà (salvo proroghe) il 7 giugno, ha ricalcato i vecchi Prof andati in pensione, i piani regionali dell’offerta formativa. Circa il 70% dei corsi avviati quest’anno sono i soliti inutili e obsoleti percorsi: figurano gli immancabili corsi per parrucchiere ed estetiste, e poi ancora gli esperti d’informatica, e non mancano neanche le cosiddette figure del “sociale”, come i badanti o comunque gli assistenti domiciliari. Dei 2.859 corsi attivati, 800 sono stati riservati all’industria del benessere (quindi estetisti, parrucchieri & Co.), altri 700 sono appannaggio di webmaster ed esperti di personal computer, altri 500 sono specializzazioni in ambito socio-assistenziale. (
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