Secondo i dati del Politecnico di Milano rimane stabile l’attività ludica sul web: nessun incremento. Il 47% dei players risiede nel Sud e nelle Isole, ma pure qui vi è un lieve calo
PALERMO – Nel 2012 non cambia il profilo del giocatore online rispetto al 2011: uomo, residente al Centro-Sud, con un’età compresa tra i 25 e i 44 anni. è questo l’identikit fatto dall’Osservatorio sul gioco online del Politecnico di Milano. Dati in parte positivi, come quello su una spesa tutto sommato stabile, che fanno capire come i players abbiano deciso di giocare più con moderatezza. I giocatori italiani online hanno speso nel 2012 infatti 749 milioni, contro i 735 del 2011, con un aumento quindi del 2%. Questo risultato è però frutto di dinamiche abbastanza differenti tra di loro.
Nel dettaglio, le spese sportive hanno subito un calo del 20%, passando da 210 milioni nel 2011 a quasi 170 milioni nel 2012. Più leggera la diminuzione del poker “ a torneo” e “cash”, con quasi 7% punti in meno rispetto al 2011 e scendendo poco sotto quota 350 milioni. Traina invece il settore la spesa per i Casinò game, che è triplicata nel 2012 e ha sfiorato i 150 milioni di euro. Questa è la componente che ha fatto registrare al mercato la crescita più significativa nel 2012, grazie soprattutto all’aumento dell’offerta strutturale (Roulette e slot online).
Diversamente dal Poker cash, cha ha subito un drastico calo dopo il boom iniziale nel 2011, il Casinò online cresce mese dopo mese, registrando nel periodo tra agosto 2011 e dicembre 2012 un tasso medio di crescita del 6%. Ritornando a vertere l’attenzione sulla figura del giocatore online, in Italia sono oltre 2,8 milioni gli utenti che almeno una volta hanno partecipato ad un gioco sul web vincendo. Rimane stabile sugli 800.000 utenti al mese, la media dei giocatori attivi costantemente. I due terzi dei giocatori sono residenti al Centro-Sud, nonostante la popolazione italiana sia ripartita principalmente al Nord. Il 47% dei players risiede inoltre principalmente nel Sud e nelle Isole. Degli utenti meridionali il 60% ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni, più uomini che donne. Un dato probabilmente incoraggiante è quello relativo al tasso di penetrazione dei giocatori attivi rispetto agli utenti internet maggiorenni. In linea con quella che è la tendenza italiana, pure nel Sud e nelle Isole cala il tasso di penetrazione: si passa dall’8,8% del 2011 all’8,2% del 2012.
Ma l’aspetto forse più interessante messo in luce dallo studio fatto dal Politecnico di Milano, è quello riguardante la tesi che il mercato del gioco online in Italia sia già maturo e che non riesca a tener testa a quello del gioco tradizionale. Gli operatori del gioco online hanno incontrato una grossa resistenza nel nostro Paese, specialmente per via di due fattori: da una parte la tendenza dei giocatori a restare ancorati ai vecchi sistemi della tradizione ludica, dall’altra l’uso sempre più moderato (causa crisi) del gioco online, evitando per esempio di fare scommesse multiple. Gli operatori del gioco su internet si sono ridotti significativamente nel 2012, passando da 274 nel 2011 a 143. Senza contare che solo 10 operatori generano il 74% del fatturato complessivo del settore. Sarà interessante vedere quindi come reagiranno i vari siti a questa generalizzata, ma comunque non trascurabile, crisi del settore online.
