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Sicilia, servono talenti come fece Singapore

Carlo Alberto Tregua

Sicilia, servono talenti come fece Singapore

sabato 11 Maggio 2024

Riformare la burocrazia

Singapore è un arcipelago formato da un’isola maggiore e una cinquantina di isole minori tra l’Oceano Indiano e Pacifico, che oggi conta più di cinque milioni di abitanti. fa parte degli Stati con il più alto reddito pro capite al mondo ed è organizzato molto bene, con una Pubblica amministrazione modernissima, efficiente e professionale, che è stata la prima ragione del suo enorme sviluppo in un tempo breve (oltre alla posizione geografica strategica), superiore al mezzo secolo. Ricordiamo infatti che ottenne l’indipendenza nel 1963, dopo essere stato colonia inglese.

La sua Pubblica amministrazione è formata da persone competenti, che furono selezionate all’epoca secondo il criterio del talento e del merito e mandate a studiare nelle migliori Università del mondo; cosicché oggi questo Stato si evolve e si sviluppa in modo prodigioso, grazie anche ai progetti avveniristici che ottennero finanziamenti sia da gruppi economici che da istituti bancari.

Non la facciamo lunga, ma in questo relativamente breve periodo Singapore è diventato lo Stato più tecnologico e più forte economicamente del mondo intero.
In quel Paese non si accetta chiunque per fare qualunque business, ma lo Stato centrale continua a selezionare persone e gruppi che devono dimostrare un’alta qualità di funzionamento e una grande capacità di far crescere ulteriormente quella già brillante economia. Tutto ciò, ripetiamo, col supporto di una burocrazia efficiente, in cui vengono scelti i migliori. In altri termini, una burocrazia al cui interno vigono il merito, la produttività e la responsabilità, oltre che, perché no, l’onore di appartenere a un sistema molto avanzato.

Vi descriviamo un modello non teorico, ma effettivo e concreto, che esiste già e che potete verificare e approfondire sui siti, poiché in queste poche righe abbiamo solo potuto accennarlo.
Dunque, dovremmo chiederci – come ci chiediamo – quale sia la ragione per cui ciò che è stato fatto dall’altra parte del mondo non si possa fare anche da noi, che abbiamo una tradizione e una cultura non certamente inferiore a quella orientale.

Nella nostra Isola, l’istituzione più importante è la Regione, la quale ha due organi principali: l’Assemblea legislativa, composta da settanta deputati, e la Giunta regionale, composta da presidente e dodici assessori delegati.
La legge elettorale non permette spesso di avere omogeneità fra il presidente eletto a suffragio universale in unico turno e l’Assemblea regionale. Per tale ragione spesso i disegni di legge governativi non trovano l’opportuno riscontro nell’Ars.

Al di là di questa discrasia, che certamente nuoce alla Regione, la questione più grave di questo immobilismo, che emerge continuamente, è la sua burocrazia: composta da dodicimila persone, di cui novecento dirigenti. Essa dimostra una carenza incredibile, non riesce a spendere i soldi delle risorse finanziarie di cui dispone, che abbiamo più volte stimato essere decine di miliardi. Caso più unico che raro, perché di solito non si spende ciò che non si ha.

Per esempio, il Piano operativo europeo 2021/2027, dopo essere andato avanti già per tre anni (2021, 2022 e 2023), non ha visto spendere che l’uno per cento delle risorse disponibili.
Non solo, ma vi sono risorse del precedente Piano 2014/2020 ancora non spese, altre dell’Fsc (Fondo di sviluppo e coesione), finanche parte delle risorse del Pnrr che si incagliano in una burocrazia immobile.

Eppure, caso strano, i dirigenti, molti dei quali senza dipendenti, percepiscono i premi di risultato.
Sembra impossibile che quando non vi siano risultati si percepiscano comunque i premi. Perché accade questo? Perché gli obiettivi vengono fissati dagli stessi dirigenti e non da organi terzi ed esterni, che lo farebbero secondo principi di equilibrio e imparzialità, sconosciuti all’interno della Regione.
Eppure, in questo quadro, i settanta deputati regionali percepiscono dieci o dodicimila euro al mese, gli assessori adeguate indennità e i dirigenti stipendi da dirigenti.
Valutate voi.

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