Il Consiglio di giustizia amministrativa, a cui aveva fatto ricorso la Tech servizi, ha di fatto annullato la gara da 128 milioni di euro per 7 anni, che al termine di una serie di ricorsi era stata aggiudicata all’Igm.
A pochi mesi dall’inizio della raccolta differenziata, ancora non in tutta la città, l’amministrazione si ritrova a dover riaffidare il servizio in proroga sul capitolato precedente alla stessa Igm.
Il Cga ha dichiarato che "ciascuno dei tre concorrenti andava escluso dalla gara con conseguente caducazione della medesima".
L’iter di aggiudicazione è iniziato nel dicembre 2014 e si è concluso nell’agosto scorso tra continue esclusioni, riammissioni, interdittive antimafia e ricorsi.
Il Tar, con sentenza del 22 maggio 2017, aveva affermato che la sola Igm era in possesso di tutti i requisiti previsti.
"Il Cga – ha detto il sindaco Giancarlo Garozzo commentando la sentenza – ha censurato l’operato della commissione giudicatrice nominata dall’Urega che è incorsa in un errore non escludendo Igm rifiuti industriali dalla gara. Non è un mistero che come Amministrazione non siamo assolutamente soddisfatti del servizio espletato dall’attuale gestore. Il servizio di igiene urbana trattandosi di servizio pubblico essenziale non può e non deve essere interrotto e pertanto verrà assicurato".
"È in corso – ha aggiunto – una riunione dei responsabili del servizio di igiene urbana per individuare e determinare quali atti e procedure adottare nell’immediatezza, nelle more dell’indizione di una nuova gara".