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Palermo – Regole per carrozze e apetaxi dopo anni di assoluta anarchia

Gaspare Ingargiola

Palermo – Regole per carrozze e apetaxi dopo anni di assoluta anarchia

mercoledì 08 Maggio 2013

Previsto il rilascio di una sola licenza per veicolo. Il servizio è consentito in centro o nelle aree turistiche. Presentate nei giorni scorsi dall’assessore alle Attività produttive, Di Marco

PALERMO – Dopo settimane di attesa l’assessorato alle Attività produttive del Comune capoluogo ha presentato ufficialmente il nuovo regolamento per il servizio di noleggio di veicoli a trazione animale e motocarrozzette con conducente. Un regolamento su cui l’assessore Marco Di Marco ha lavorato spinto dalla necessità di fare ordine in un sistema che per anni non ha avuto la benché minima regola, tant’è che i conducenti spesso si sentono liberi di posteggiare dove capita, come accade ai Quattro Canti o in piazza Verdi davanti al Teatro Massimo. Nel caso degli gnuri, come vengono chiamati in dialetto i cocchieri, a volte ci si mettono poi anche i cavalli, che sporcano le strade con i loro escrementi.
 
A loro difesa, tuttavia, bisogna riconoscere che le troppe licenze (a fronte di un numero minimo di stalli autorizzati), le regole obsolete o incongruenti e la mancata applicazione delle norme europee hanno ridotto i conducenti nella condizione di dover subire contravvenzioni e sanzioni dalla Polizia municipale senza avere la possibilità di mettersi in regola sulla base di un chiaro riferimento normativo.
Non a caso nelle scorse settimane sia i conducenti di motocarrozzette, o apetaxi che dir si voglia, sia i cocchieri avevano organizzato separatamente l’occupazione di piazza Pretoria, davanti Palazzo delle Aquile, per chiedere all’amministrazione di accelerare i tempi sul nuovo regolamento.
Quest’ultimo prevede il rilascio di una e una sola licenza per veicolo (art. 3), che peraltro non è cumulabile né con le licenze taxi né con le licenze per il servizio di noleggio con conducente appartenenti a un’altra categoria (art. 4). Insomma, lo gnuri può fare solo lo gnuri, non può guidare un taxi o un apetaxi. Al più, può avere l’autorizzazione per altre carrozze. Verranno assegnate 60 licenze per il noleggio con conducente a trazione animale e 15 per le motocarrozzette (art. 8). Qualora rimanessero posti disponibili, verrebbero assegnati tramite bando di concorso (art. 10). Sarà eventualmente il Consiglio comunale, con propria deliberazione, ad apportare delle variazioni a questi numeri. L’autorizzazione, che è a tempo indeterminato ma va vidimata con scadenza triennale, deve essere sempre a bordo del veicolo. Può essere rilasciata dal Settore Attività produttive solo agli iscritti nel ruolo di conducenti presso la Camera di Commercio. I cocchieri devono inoltre essere muniti di certificazione Asp e devono avere la disponibilità di un’idonea rimessa o stalla per la sosta dei mezzi o dei cavalli.
Il servizio è consentito esclusivamente nell’area comunale del centro storico o in aree turistiche e può svolgersi senza intralciare il passaggio nelle corsie preferenziali a taxi, ambulanze e altri servizi pubblici. Sia i cavalli sia gli apetaxi devono avere precisi requisiti (art. 7): innanzitutto l’Asp deve rilasciare un certificato di idoneità alla mansione al cocchiere (comma g art. 6) e uno di salute e idoneità fisica al cavallo (art. 7). Le motocarrozzette devono essere collaudate dalla Motorizzazione civile per un minimo di due posti e un massimo di quattro, compreso quello del conduttore, e devono essere bicolori. Tutti i conducenti dovranno avere una loro divisa ben distinguibile.
Il regolamento descrive anche le caratteristiche dei veicoli: i calessi devono essere dotati di portabagagli e supporti per i portatori di handicap, regolare targa, attestato quinquennale di revisione. Tutti i veicoli devono offrire ai passeggeri cuffiette con audioguide e un regolare tassametro, in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo, con tariffe previste dalla legge 21/92.
L’assessorato si occuperà di individuare, con apposita segnaletica orizzontale e verticale, gli stalli autorizzati per calessi e apetaxi. Nel primo caso, gli stalli fungeranno anche da aree di rimessaggio per consentire ai cavalli di bere e fare le proprie deiezioni.

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