“Attualmente le associazioni più attive in Sicilia sono tre: quelle di Catania, Palermo e Messina in cui si contano circa mille associati. Anche se chiaramente il numero degli iscritti è soggetto a variazioni di anno in anno”.
“Il perno su cui ruota l’Uppi, nonché il nostro scopo primario è quello di puntare sull’assistenza e la tutela della piccola proprietà immobiliare, da ogni punto di vista, prestando assistenza sotto tre aspetti principali: legale, tecnica e fiscale”.
“A livello locale la sede di Catania, unitamente alle associazioni rappresentative dell’inquilinato si è fatta promotrice con successo della definizione degli accordi territoriali per la determinazione dei canoni concordati, non solo per il Comune di Catania ma in altri 14 più grossi comuni della provincia. Sempre a livello locale abbiamo inoltre ottenuto la riduzione dell’aliquota Imu per gli immobili concessi in locazione a canone concordato, ovvero quel canone non libero ma determinato sulla base di parametri prestabiliti, quali la posizione dell’immobile e le caratteristiche dello stesso”.
“A livello nazionale occorre stimolare il Governo, ma nel nostro piccolo attingiamo ai rapporti con l’Anaci, l’associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari”.
“La proposta è di certo interessante, tuttavia bisognerebbe valutarne la concreta attuabilità. In primo luogo occorrerebbe una previsione di legge per mettere i cittadini in condizione di ottenere finanziamenti in conto capitale e di seguito una compagnia assicurativa disposta a prestare garanzia in una regione ad alto rischio”.
“In quanto a tutela e assistenza, deteniamo rapporti con una compagnia assicurativa per la garanzia degli immobili per danni verso terzi e per morosità, a seconda chiaramente di quanto è disposto a spendere il proprietario. Abbiamo poi convenzioni con una società immobiliare per chi vuole vendere il proprio immobile e ultimamente siamo stati contattati dall’Ersu per cercare di trovare immobili idonei per gli studenti”.
“Oltre a quelle già enunciate, sarebbe auspicabile una riforma della normativa sulle locazioni commerciali ed in particolare l’introduzione del canone concordato anche per l’uso diverso con la previsione di vantaggi fiscali per superare la situazione di stallo delle locazioni e la crisi di mercato che ultimamente si sta facendo sentire su tutto il territorio".
“L’Uppi come associazione promuove la lotta all’evasione. La categoria dei piccoli proprietari va comunque tutelata nel rispetto delle regole e del bene comune”.
“A livello locale abbiamo ottenuto la riduzione dell’aliquota Imu per gli immobili concessi in locazione a canone concordato. A livello regionale recentemente le sedi provinciali si sono riunite a Catania per promuovere la realizzazione degli obiettivi proposti in sede nazionale; in particolare: la non tassabilità dei canoni non percepiti a causa di morosità; l’eliminazione dell’Imu per abitazione principale; la riduzione delle aliquote Imu per la seconda casa; la revisione della riforma del condominio”.
“La situazione di crisi ha colpito in particolare le locazioni commerciali: le attività non sono in grado di sostenere i costi degli affitti e i proprietari preferiscono non locare piuttosto che ridurre i prezzi della locazione a fronte dell’insostenibile tassazione che grava sugli immobili. Una proposta interessante per vincere la crisi potrebbe essere l’applicazione della cedolare secca anche per le locazioni commerciali”.