Elettrodotto Sicilia-Malta: al via i lavori - QdS

Elettrodotto Sicilia-Malta: al via i lavori

Francesco Tempesta

Elettrodotto Sicilia-Malta: al via i lavori

venerdì 07 Giugno 2013

Il collegamento HVAC garantirà ad entrambe le isole una potenza energetica di 200MV. Polemiche dal Comune di Ragusa e Legambiente.

Il mese scorso sono ufficialmente partiti i lavori per la costruzione dell’elettrodotto HVAC, che porterà l’energia elettrica dalla Sicilia a Malta. Grazie a questo progetto certamente ambizioso, si potrà beneficiare in entrambe le isole di potenza elettrica che si aggira intorno ai 200 MW (300 MW in caso di emergenza). L’opera dovrebbe concludersi fra due anni – e più precisamente nel 2015 – quando ci aspetta di raggiungere una potenza complessiva di oltre 400MW.
 
Il tunnel, realizzato con cavi ad altissima tensione in doppia terna, misura complessivamente 116 chilometri di lunghezza, 95 dei quali saranno collocati al di sotto del livello del mare. Rispetto al progetto su carta, il percorso ha subito delle modifiche perché, a detta di parere esperti, interferiva con la concessione petrolifera Vega di Edison ed Eni.
 
L’obiettivo di questo progetto è esportare energia a Malta, che, nonostante abbia più volte espresso la volontà d’investire nelle fonti rinnovabili, al momento può contare solo due centrali obsolete alimentate a olio combustibile (quella Delimara e quella di Marsa, con capacità energetica rispettivamente da 304 MW e 267 MW), inquinanti e poco efficienti. Oltre a poter usufruire di una fonte sicura di approvvigionamento, i maltesi potranno, quindi, ridurre la quantità di emissioni C02 immessi nell’aria, riducendo così l’impatto ambientale conseguente alla produzione di energia elettrica.  
 
In quanto opera di pubblica utilità, l’elettrodotto è stata in parte finanziato dall’Unione Europea, che ha messo a disposizione ben 100 milioni per la sua realizzazione (esattamente la metà dei costi previsti). Una volta concluso, il collegamento elettrico entrerà a pieno nei cosiddetti trans-European energy networks (TEN-E).
 
A un mese dall’inizio dei lavori, non mancano però le polemiche. A scagliarsi in prima linea contro l’elettrodotto è stato il Comune di Ragusa, che in più di un’occasione ha sollevato dubbi in merito alla realizzazione del progetto. Il cavo dovrebbe, infatti, passare per Marina di Ragusa, nelle immediate vicinanze del depuratore comunale e della pre-riserva naturale del Fiume Irminio. Il compromesso è stata raggiunto dopo che Enemalta Corporation, la società che gestisce il sistema elettrico maltese, si è impegnata a versare 600 mila euro al Comune siciliano per provvedere alle eventuali compensazioni ambientali.
 
Fra le file degli oppositori c’è, però, anche il circolo ragusano di Legambiente, che lamenta un eccessivo impatto ambientale, soprattutto a danno della flora (con particolare riguardo ai tratti sottomarini). Secondo l’associazione, il progetto arrecherà problemi soprattutto ai costruttori edili, che dovranno adeguarsi al tracciato interrato dell’elettrodotto.

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