Sentenza d’appello nel processo scaturito dall’inchiesta denominata "Gettonopoli", per le presenze lampo nelle commissioni consiliari nel Comune di Messina dei consiglieri che così riscuotevano il gettone di presenza.

 

La corte ha condannato Giovanna Crifò a un anno e 5 mesi, a un anno e due mesi Pietro Adamo, un anno e tre mesi Nicola Cucinotta, a un anno e sei mesi Carlo Abbate, un anno e nove mesi a Benedetto Vaccarino, a un anno e sei mesi Santi Daniele Zuccarello, a un anno e sette mesi Paolo David, a un anno e sei mesi Fabrizio Sottile, a un anno e tre mesi Santi Sorrenti e Andrea Consolo, a un anno e 5 mesi Pio Amadeo, a un anno e 4 mesi Angelo Burrascano, a un anno e due mesi Antonino Carreri, a un anno e sette mesi Nicola Salvatore Crisafi, a un anno e tre mesi Carmela David.

 

Assolti Nora Scuderi e Libero Gioveni.

 

L’inchiesta vide coinvolti quindici ex consiglieri comunali e due attuali consiglieri Crifò e Vaccarino rieletti nelle ultime elezioni amministrative.

 

Il caso "Gettonopoli" scoppiò il il 12 novembre 2015: le telecamere piazzate a Palazzo Zanca dalla Digos ripresero alcuni consiglieri comunali che entravano nella saletta firmavano il registro, fermandosi poco tempo e poi andavano via.