Scompaiono le famiglie numerose. Ma in Sicilia resistono ancora - QdS

Scompaiono le famiglie numerose. Ma in Sicilia resistono ancora

Serena Giovanna Grasso

Scompaiono le famiglie numerose. Ma in Sicilia resistono ancora

venerdì 03 Gennaio 2014

Istat: al di qua dello Stretto si rilevano 2,54 componenti in media, contro i 2,1 della Valle d’Aosta L’Isola registra il 7,13% di nuclei con oltre 5 membri, contro il 2,73% in Liguria

PALERMO – Con l’avvento della tecnologia e la riforma rivoluzionaria implicita che ha avuto per soggetto e promotore la società e i suoi valori, è inevitabile affermare come ad essere cambiata sia anche la struttura tradizionale della famiglia. Questa tendenza percepibile grazie ad un pizzico d’intuito è confermata anche dal censimento “Popolazione e famiglie” che l’Istituto nazionale di statistica ha divulgato negli scorsi giorni. I dati del rapporto fanno riferimento alle rilevazioni effettuate nel 2011.
La nostra Isola conferma il legame alla tradizione che la contraddistingue, anche se negli ultimi tempi si è lasciata condizionare dalle tendenze comunemente diffuse. È proprio al di qua dello Stretto che si registra uno tra i più alti numeri di componenti per famiglia (2,54) dato superato abbondantemente solo dalla Campania con 2,8, contro i 2,1 di Liguria e Valle d’Aosta.
Dunque, la Sicilia si attesta al di sopra della media nazionale (2,4). Nonostante al giorno d’oggi questo dato sia simbolo di un trend positivo, dobbiamo pur sempre ammettere le differenze rispetto a dieci, venti o trent’anni fa. Infatti, nel 1991 in media i componenti di una famiglia siciliana sfioravano quota tre (2,99), addirittura nel 1971 erano 3,47.
È proprio grazie ad evidenze come queste che dobbiamo ammettere le mutazioni sociali e del senso e dello spirito che investono il significato più intimo della famiglia. Conformemente a quanto rilevato per il numero di componenti per famiglia, la Sicilia si mantiene fedele alla tradizione anche per quel che concerne le famiglie numerose, cioè quelle con cinque o più componenti.
Nell’Isola si registra il 7,13% di famiglie numerose, contro il 2,72% della Valle d’Aosta e il 2,73% della Liguria. Anche in questo caso è la Campania a detenere il record assoluto con l’11,02% di famiglie numerose sul totale di famiglie residenti in Campania, ma quasi con sorpresa e meraviglia affermiamo che anche la Provincia Autonoma di Bolzano possiede numeri da fare invidia con l’8,45%. Anche in questo caso non può che balzare all’occhio il confronto con il passato.
Solo rispetto a dieci anni fa, prendendo come riferimento il censimento del 2001, la Sicilia ha perso più di due punti percentuali di famiglie numerose (10,34%). Ben più grave è la situazione se si tende lo sguardo ad un passato meno recente, riferendoci ad esempio al 1981 emerge come le famiglie siciliane numerose si siano molto più che dimezzate, poichè più di trent’anni fa raggiungevano quota 14,88% (percentuale calcolata sul totale delle famiglie dell’Isola).
Nota dissonante in un concerto quasi perfetto è quella costituita dal notevole aumento delle famiglie unipersonali in Sicilia. Infatti, nell’Isola il 28,48% delle famiglie è costituito da un solo elemento. Quindi, quasi una famiglia siciliana su tre è single. Questo dato si avvicina fin troppo alla media nazionale secondo cui ben il 31,1% delle famiglie italiane sono costituite da singoli elementi. Anche in questo caso il confronto con il passato risulta a dir poco stupefacente. Solo fino a dieci anni fa le famiglie unipersonali siciliane erano il 22,47%, il 6% in meno rispetto ad oggi. Per non parlare dei dati del 1971 da cui evince una minima componente di famiglie single (12,6%). Ad ogni modo il nostro dato regionale risulta confortante se paragonato con il resto d’Italia, in particolar modo con il Nord. A livello nazionale, nell’ambito famiglie unipersonali la performance peggiore vede protagonista la Liguria con il 40,86%.
Le cause principali di dato generalizzato incremento vanno ricercate nel progressivo invecchiamento della popolazione e nei mutamenti demografici e sociali. Tutto torna, le famiglie numerose si assottigliano sempre di più, il numero di componenti per famiglia altrettanto. Questi fenomeni non fanno altro che condurre in modo progressivo all’invecchiamento della popolazione e all’inevitabile creazione di famiglie sempre più unipersonali. Allo stesso tempo anche l’impalcatura sociale tradizionale nel corso degli anni ha finito col cedere, dando vita ad un sistema valoriale completamente rinnovato in cui non è la famiglia il perno portante. Tutto ciò in qualche modo giustifica l’entità di tali mutamenti

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