Sede Ue, così la Sicilia butta un milione l'anno - QdS

Sede Ue, così la Sicilia butta un milione l’anno

redazione

Sede Ue, così la Sicilia butta un milione l’anno

martedì 07 Gennaio 2014

Nello Musumeci accusa Crocetta: "L'ufficio di rappresentanza della Regione a Bruxelles è uno spreco. Va venduto". I dipendenti sarebbero passati da 2 a 16 e intanto è stata inviata un'auto blu nella Capitale dell'Unione, ferma però ai "box".

PALERMO – “L’ufficio di rappresentanza della Regione siciliana a Bruxelles è uno spreco di denaro pubblico, circa un milione di euro l’anno. Quindi va chiuso, perché inutile e costoso. Inoltre il presidente della Regione. Rosario Crocetta ha fatto inviare un’auto blu che sta ferma e non ha neanche l’autista”.
 
Lo dice il deputato regionale de “La Destra” nello Musumeci che ha presentato con altri parlamentari regionali alcuni emendamenti alla Finanziaria, per “ridimensionare la sede estera siciliana in un graduale processo che dovrà portare alla sua chiusura”.
 
“Che senso ha – aggiunge Musumeci – tenere una sede regionale a Roma e un’altra a Bruxelles? Noi proponiamo, con i nostri emendamenti, che venga soppresso il dipartimento Affari extraregionali e che i due uffici costituiscano un unico servizio del dipartimento della Programmazione, con un solo dirigente responsabile che abbia sede a Roma. L’appartamento nella capitale belga, invece, dovrebbe essere occupato da un massimo di quattro impiegati, anche esterni o tirocinanti, a tempo determinato e senza indennità di servizio all’estero”.
 
“Il resto dell’appartamento (esteso ben 750 metri quadri) – continua il presidente della commissione Antimafia all’Ars – dovrebbe essere dato in uso, a titolo oneroso, ad enti e soggetti rappresentativi di interessi siciliani, magari mediante apposite convenzioni. La soluzione migliore, secondo noi, sarebbe quella di mettere in vendita l’immobile, costato alla Regione quattro anni fa 2 milioni e 700mila euro”.
 
Musumeci, inoltre, sostiene che “fino a qualche mese fa nell’Ufficio di Bruxelles lavoravano solo due persone: la dirigente generale del dipartimento e un istruttore-direttivo. Invece di disporne la chiusura, Crocetta ha reclutato in Sicilia altro personale da mandare in Belgio prevedendo per quell’ufficio estero un organico di otto funzionari interni ed otto esterni, ai quali è corrisposta una indennità pari a quasi 4.000 euro per funzionario, oltre lo stipendio. Insomma, oggi l’Ufficio siciliano a Bruxelles costa alla Regione circa un milione di euro l’anno”.
 
“Come se non bastasse – conclude – il governatore avrebbe da poco fatto arrivare nella ‘capitale’ dell’Unione Europea anche un’auto blu, costretta però a restare ferma nel garage perché non c’è ancora l’autista (saranno almeno altre 80mila euro circa) e non c’è neppure il presidente della Regione da trasportare. Come fa Crocetta a non rendersi conto della inopportunità politica di questa sua iniziativa? Nessuno gli ha detto ancora che i dipartimenti sono stati ormai resi telematicamente autonomi nei rapporti con le istituzioni europee?”.
 

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