Giovani disoccupati i valori più alti dal ‘77 - QdS

Giovani disoccupati i valori più alti dal ‘77

redazione

Giovani disoccupati i valori più alti dal ‘77

giovedì 09 Gennaio 2014

Per l’Istat ha raggiunto il 41,6%. Gli altri senza lavoro sfiorano il 13%

Roma – La disoccupazione non dà tregua all’Italia e anche a novembre continua a salire al 12,7%. Quella giovanile è ancora più alta e si posiziona al 41,6%, livello massimo dal 1977. A certificare la difficile situazione, l’Istat che sottolinea come il tasso di novembre sia superiore di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,4 punti nei dodici mesi.
 
Anche il tasso di disoccupazione giovanile a novembre è aumentato di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4 punti nel confronto tendenziale. Si tratta del livello più alto dall’inizio delle serie storiche nel 1977. In totale, i disoccupati tra i 15-24enni sono 659 mila. La loro incidenza sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e in aumento di 0,4 punti su base annua.
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 254 mila, aumenta a novembre dell’1,8% rispetto al mese precedente (+57 mila) e del 12,1% su base annua (+351 mila). La crescita tendenziale della disoccupazione è più forte per gli uomini (+17,2%) che per le donne (+6,1%). Gli occupati sono 22 milioni 292 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-55 mila) e del 2% su base annua (-448 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,4%, diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di un punto rispetto a dodici mesi prima.
Leggermente migliore la situazione nell’Eurozona, dove la disoccupazione è al 12,1% a novembre mentre quella giovanile si attesta al 24,2%. L’Italia registra l’aumento più cospicuo del tasso di disoccupazione su base annua in tutta l’Ue, secondo solo a quello di Cipro, segnala Eurostat. Nel novembre 2012, i disoccupati in Italia erano l’11,3% del totale della forza lavoro, a fronte del 12,7% del novembre 2013.
L’altra faccia della medaglia è il numero di ore di Cig autorizzate dall’Inps che nel 2013 sono state 1,075 miliardi, in calo dell’1,36% rispetto al 2012. Nel solo dicembre l’istituto ha autorizzato complessivamente 85,9 milioni di ore, con una diminuzione dello 0,7% rispetto allo stesso mese del 2012 (86,5 milioni). Nei primi undici mesi dell’anno scorso invece sono state presentate quasi 2 milioni (1.949.570) domande di disoccupazione con un aumento del 32,5% in più rispetto al 1.471.681 del corrispondente periodo del 2012. Per il Codacons i dati sulla disoccupazione sono “drammatici e angoscianti” mentre secondo Coldiretti 7 italiani su 10 hanno paura di perdere il lavoro nel 2014.

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