Regione e rimborsi facili: 25 indagati in Abruzzo - QdS

Regione e rimborsi facili: 25 indagati in Abruzzo

redazione

Regione e rimborsi facili: 25 indagati in Abruzzo

sabato 25 Gennaio 2014

Tutta la Giunta sotto inchiesta, insieme a consiglieri di centrodestra ed ex Idv

L’AQUILA – Il governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, è stato raggiunto da un avviso di garanzia con invito a comparire inviato dalla Procura di Pescara. Nel registro degli indagati compaiono anche i nomi di altre 24 persone, tra cui il presidente del Consiglio regionale abruzzese, Nazario Pagano, assessori e consiglieri. L’inchiesta riguarda rimborsi spese richiesti tra 2009 e il 2012. I reati ipotizzati sono peculato, truffa aggravata e falso ideologico.
Mancava solo l’Abruzzo, ma era questione di tempo: da oltre un anno i carabinieri stavano indagando sui conti del Consiglio Regionale e le carte dell’inchiesta sono finite sul tavolo del Pm pescarese Giampiero Di Florio alla fine di dicembre. La Procura ha lavorato a tappe forzate ed ecco il risultato: 25 indagati, ma solo per la prima tranche dell’indagine, ossia i ‘soli’ rimborsi delle missioni personali. Fuori, per ora, i conti delle spese dei gruppi consiliari.
In pratica sul registro degli indagati c’è finita tutta la Giunta, dal presidente Chiodi agli assessori, compresi molti consiglieri di centro destra: per l’opposizione l’ex candidato alle regionali 2009 Carlo Costantini, allora Idv, oggi M139.
Ai 25 indagati Di Florio contesta reati che vanno da peculato, truffa aggravata e falso ideologico per un periodo che va dal 2009 al 2012 e una cifra per ora che si aggira intorno agli 80 mila euro. Contestati biglietti aerei in business class pagati ai parenti, hotel di lusso senza motivazioni o più camere pagate mentre si era soli in missioni, pranzi luculliani, persino una bottiglia di barolo da 95 euro per l’ex assessore alla cultura Luigi De Fanis, arrestato a novembre per concussione.
“Ancora non so precisamente di che cosa si tratti perché non ho ricevuto l’avviso di garanzia. Ho capito che si tratta di rimborsi e, da quello che si apprende, sembrano cose che possono essere spiegate ampiamente, non è come avvenuto nel resto dell’Italia”: così ha dichiarato a caldo il presidente Chiodi. “Io non compilo rimborsi sulle visite istituzionali, credo che si possa spiegare tutto”, dice Chiodi, facendo intuire che possa esserci anche quest’altro aspetto tra quelli presi in esame dagli inquirenti. E aggiunge: “Prima o poi in Abruzzo doveva arrivare, è un trend nazionale"” facendo riferimento alle inchieste in altre regioni sulle “spese pazze”che hanno portato anche ad arresti.

Ecco la lista dei protagonisti. Primi interrogatori il 4 febbraio

PESCARA – La procura di Pescara ha emesso informazioni di garanzia, con invito a comparire, nei confronti del presidente della giunta, Gianni Chiodi, di quello del consiglio, Nazario Pagano e di altre 23 persone, tra assessori e consiglieri: Alfredo Castiglione (attuale vicepresidente alla Regione e assessore alle Atiività produttive), Paolo Gatti (assessore all’Istruzione), Mauro Di Dalmazio (assessore al Turismo), Carlo Masci (assessore al Bilancio), Mauro Febbo (assessore all’Agricoltura), Gianfranco Giuliante (assessore Protezione Civile), Federica Carpineta (assessore al personale), Luigi De Fanis (ex assessore alla Cultura), Angelo Di Paolo (assessore ai Lavori Pubblici), Lanfranco Venturoni (ex assessore alla Sanità), Riccardo Chiavaroli (consigliere Forza Italia), Giorgio De Matteis (Mpa), Emilio Nasuti (Forza Italia), Nicola Argirò (Forza Italia), Alessandra Petri (Fratelli d’Italia), Antonio Prospero (Rialzati Abruzzo), Lorenzo Sospiri (Forza Italia), Giuseppe Tagliente (Forza Italia), Luciano Terra (Udc), Nicoletta Verì (gruppo misto). Tra i consiglieri d’opposizione: Franco Caramanico (Sel), Cesare D’Alessandro (Idv), Carlo Costantini (gruppo misto). Il 4 febbraio gli interrogatori.

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