Mutui alle famiglie in aumento del 28,6% - QdS

Mutui alle famiglie in aumento del 28,6%

redazione

Mutui alle famiglie in aumento del 28,6%

martedì 30 Settembre 2014

Secondo i dati Abi, i mutui concessi alle famiglie sono aumentati per un valore di circa 15 mld nei primi otto mesi del 2014

Uno dei principali scogli che ci si trova ad affrontare al momento di acquistare una nuova casa è la scelta di un mutuo adatto alle proprie esigenze. Si tratta infatti di un vincolo che durerà molti anni, motivo per cui è indispensabile compiere una scelta consapevole ed oculata. Il modo migliore per individuare il prodotto giusto per sè consiste nel prendersi del tempo per porre le offerte Cariparma a confronto con quelle Barclays, Ing Direct e delle altre banche presenti sul mercato. In questo modo, infatti, potremo raccogliere le informazioni necessarie a trovare la soluzione che meglio coniughi risparmio e qualità del servizio.
 
Dopo aver selezionato il prodotto desiderato occorre recarsi presso la banca designata a fare richiesta del finanziamento. Un’operazione, questa, che spaventa molte famiglie, dal momento che gli istituti spesso pretendono garanzie impossibili da presentare. A questo proposito, però, gli ultimi dati Abi risultano decisamente confortanti.
 
Secondo quanto rilevato dall’Associazione, solo nei primi otto mesi del 2014 l’importo totale dei mutui concessi alle famiglie ha superato i 15 miliardi di euro. L’indagine ha preso come campione 84 istituti di credito, rappresentativi di circa l’80% del mercato italiano, e ha dimostrato come il credito erogato per l’acquisto della prima casa siano aumentate del 28,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
 
Tali dati sarebbero particolarmente positivi, spiega l’Associazione, poichè dimostrano una progressiva ripresa del mercato. Sempre nei primi otto mesi del 2012, infatti, l’importo dei mutui concessi si aggirava intorno ai 13,9 miliardi di euro: i dati confermerebbero dunque un trend di crescita modesto ma continuativo.
 
Tra i mutui erogati, quelli a tasso variabile rappresentano senz’altro la percentuale più consistente. Non che ci si da stupirsi, dal momento che in seguito ai tagli Bce dei tassi di interesse e alla riduzione dell’Euribor questi sono di gran lunga più convenienti rispetto ad un mutuo a tasso fisso. Il 79,7% circa dei mutui erogati dall’inizio del 2014 erano infatti a tasso variabile, segnando u aumento del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2013 e addirittura del 10,6% rispetto ai primi otto mesi del 2012.
 
Un quadro decisamente positivo dunque quello dei mutui, anche se purtroppo non si può dire altrettanto per quanto riguarda i prestiti. Negli ultimi anni, questo settore è stato infatti caratterizzato da un costante trend in ribasso. Va però detto che durante il mese di agosto 2014, anche il calo dei prestiti si è leggermente arrestato, assestandosi intorno a -1,09%, la percentuale più contenuta mai registrata da luglio 2012. 

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