Ncd sfiducia Crocetta, ma dice no al commissariamento - QdS

Ncd sfiducia Crocetta, ma dice no al commissariamento

Francesco Sanfilippo

Ncd sfiducia Crocetta, ma dice no al commissariamento

martedì 14 Ottobre 2014

Alfano: “Non si può vincere una partita politica dando fuoco alle istituzioni”. Orlando (Anci Sicilia): “Volontà di tutti i sindaci siciliani”

PALERMO – Il coordinamento regionale del Nuovo Centro Destra (Ncd) ha tenuto ieri a Palermo la prima costituente regionale siciliana del partito. I coordinatori regionali siciliani di Ncd, Francesco Cascio e Giuseppe Castiglione, hanno aperto i lavori alla presenza del presidente del partito Angelino Alfano. Erano presenti anche dirigenti nazionali e regionali oltre a decine di amministratori locali, per confrontarsi sulla situazione politica nazionale e regionale, e per approvare lo Statuto territoriale del partito che sarebbe stato preparato da un apposito comitato. Molti sono stati i temi politici affrontati, dal ruolo del partito nel quadro politico nazionale e regionale, alla firma di una mozione di sfiducia al Governatore Crocetta, dalle difficoltà socio-economiche del Paese alle scelte politiche fatte finora.
Il coordinatore Cascio ha pubblicamente vantato la scelta di entrare a far parte del Governo Renzi, che fu imposta da Berlusconi cui si è rimproverata la mancanza di coerenza. Ciò ha permesso al Paese di non avere un Governo gestito da Grillo, che non avrebbe giovato all’Italia. Sul governatore Crocetta sono giunte critiche feroci che culmineranno il 21 in una mozione di sfiducia insieme alle opposizioni, anche se Forza Italia non è ritenuta tenere una linea coerente.
 
Così il leader del Ncd, Angelino Alfano ha dichiarato in assemblea a proposito dei rapporti con Forza Italia e con il suo leader Berlusconi: “L’obiettivo unico di Forza Italia è quello di fermare la crescita del nostro partito: non ci riusciranno, questo nonostante l’aggressione frontale quotidiana contro di noi. Cascio ha dichiarato a proposito della mozione: “Il 21 ottobre depositeremo la mozione di sfiducia a Crocetta, auspichiamo che venga votata per mandare a casa questo governo. A parole siamo molti di più di 46, il centrodestra è unito anche i grillini sono d’accordo, aspettiamo di vedere se quella parte della maggioranza, un pezzo del Pd e altri, saranno consequenziali rispetto ai distinguo manifestati nei confronti di Crocetta”.
Il capogruppo del Ncd al Parlamento siciliano, Antonino D’Asero ha aggiunto: “Abbiamo visto un atteggiamento di totale approssimazione e superficialità, a volte di precarietà. Di fronte ad una finanziaria che abbiamo portato alla sua terza stesura dove hanno pagato lacrime amare gli amministratori degli enti locali. Noi abbiamo tre Istituzioni l’Ircac, l’Irfis e il Crias che da 30 anni sono stati attenzionati, perché hanno dei fondi speciali. Bene, con la finanziaria ter hanno saccheggiato i 30 milioni dell’Ircac per pagare i forestali, oggi sarà saccheggiata la Crias del suo fondo per pagare un’altra emergenza data dai Consorzi di Bonifica. Questo stato di cose non può continuare ed è il motivo per cui questa esperienza deve finire”.
Sul Commissariamento della Regione, chiesto dal Presidente regionale dell’Anci, Leoluca Orlando, Alfano ha replicato: “Non si può vincere una partita politica dando fuoco alle istituzioni”. A questo proposito il capogruppo del Patto dei Democratici per le Riforme-Drs Giuseppe Picciolo, ha dichiarato: “In questi giorni abbiamo ascoltato le sortite di tanti soggetti che, pensando di essere annoverati tra gli statisti o meglio ancora tra i sicilianisti, ma sbagliandosi di grosso, hanno occupato la scena politica paventando il commissariamento della Regione. Oggi ci ha pensato un uomo degno e un politico serio come Alfano a smentire le tante cassandre”. D’altro canto, l’ufficio di presidenza dell’Anci Sicilia ha chiarito con una nota: “Le affermazioni di Orlando sono il risultato di una discussione interna agli organi dell’Anci Sicilia e la sintesi della volontà di tutti gli amministratori, espressa in documenti e in una mozione approvata nel corso dell’assemblea straordinaria svoltasi lo scorso 8 ottobre alla Sala Gialla dell’Ars”.

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