Sanità, sugli alimenti controlli ufficiali - QdS

Sanità, sugli alimenti controlli ufficiali

Giuseppe Bellia

Sanità, sugli alimenti controlli ufficiali

giovedì 29 Ottobre 2009

La Regione applica il regolamento Ce n. 853 del 2004 riguardante gli adempimenti sui prodotti d’origine animale. Il riconoscimento definitivo di conformità deve essere conferito dal veterinario dell’Asp competente

PALERMO  – Con due provvedimenti del dirigente generale del dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, sono stati riconosciuti idonei in via condizionata: l’attività di lavorazione di alimenti di origine animale e quella di esercizio di nave deposito frigorifero di prodotti della pesca.
Con l’adozione delle normative, la Regione Siciliana applica l’art 4 del regolamento CE n 853 del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano.
Queste, impongono che gli stabilimenti comunitari debbano essere soggetti ai controlli previsti e che gli operatori del settore alimentare debbano fornire all’autorità competente tutta l’assistenza richiesta nell’esecuzione del controllo, in particolare per quanto riguarda l’accesso ai locali e la presentazione dei documenti o dei registri.
Nell’ambito della revisione della legislazione sull’igiene dei prodotti alimentari ( il cosiddetto “pacchetto igiene”), l’Unione europea, definisce anche un quadro comunitario per i controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano e stabilisce norme specifiche per le carni fresche, i molluschi bivalvi, il latte e i prodotti lattieri.
Alla Regione Siciliana, quale regione appartenente ad uno Stato membro, spettano i controlli ufficiali che comprendono Audit di buone prassi di igiene e procedure basate sui principi Haccp (analisi dei rischi e controllo dei punti critici), nonché controlli specifici le cui esigenze sono definite per settore (carni fresche, molluschi bivalvi, prodotti della pesca, latte e prodotti lattieri) ”.
Lo stabilimento viene riconosciuto idoneo in via condizionata per un preiodo di tra mesi e gli viene attribuito provvisoriamente un approval number . Il rilascio del riconoscimento definitivo entro tre mesi dalal notifica del decreto  e dopo controllo Asp. In particolare, l’indagine ispettiva sanitaria che spetta alle Asp, punterà alla conformità dei prodotti di origine animale ai criteri microbiologici, assenza di sostanze vietate, di contaminanti, o di residui chimici a tassi eccessivi, assenza di rischi fisici come i corpi estranei, assenza di anomalie o di alterazioni fisiopatologiche, assenza di contaminazione.
 
Il riconoscimento definitivo di conformità dovrà avvenire entro tre mesi dalla notifica. Alle Asp (Aziende sanitarie provinciali) competenti sul territorio in cui ricade lo stabilimento, l’onere e la responsabilità dei controlli. Nella fattispecie, è il veterinario, la figura istituzionalmente competente a predisporre i controlli igienico-sanitari.
Con questi due decreti dirigenziali, l’assessorato alla Sanità, nella fattispecie, il dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, si è conformato agli obblighi imposti dall’Ue in materia di controlli su prodotti animali destinati al consumo umano.
 

 
L’ispezione, verifica formale della documentazione e indagine sullo stato sanitario dei prodotti
 
PALERMO – Ecco la figura centrale nei controlli delle Asp: il veterinario ufficiale.
Questi verifica l’esistenza di segni che indicano il benessere degli animali, se questi sono stati sottoposti a maltrattamenti, durante il trasporto, l’abbattimento e le ispezioni post mortem.
Il veterinario, per emettere una diagnosi definitiva o determinare la presenza di una malattia animale o di altri fattori che rendono le carni non idonee al consumo può effettuare: un esame supplementare e prelevare campioni per l’analisi scientifica in laboratorio. Tuttavia, nel corso delle ispezioni, devono essere prese le precauzioni sufficienti per evitare qualsiasi contaminazione al momento dell’esame e i materiali specifici a rischio. In conformità alla normativa comunitaria sulle encefalopatie spongiformi trasmissibili (Est), i materiali specifici a rischio vengono rimossi, separati ed eventualmente marchiati. Il veterinario dell’Asp, tra le sue mansioni, può prelevare campioni, per rilevare l’eventuale presenza di zoonosi, di Est, di altre malattie o di sostanze non autorizzate. In esito all’ispezione post mortem, l’ufficiale sanitario dovrà marchiare con un bollo sanitario impresso con l’inchiostro o a fuoco, le carni idonee al consumo.

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