Formazione senza futuro. Si parla di nuovi licenziamenti - QdS

Formazione senza futuro. Si parla di nuovi licenziamenti

Michele Giuliano

Formazione senza futuro. Si parla di nuovi licenziamenti

martedì 28 Luglio 2015

Preavvisi dagli enti per i dipendenti: a ottobre tutti a casa senza la nuova programmazione. Già oltre 2 mila lavoratori espulsi dal mercato e delle nuove attività nessuna traccia

PALERMO – Partono i nuovi preavvisi di licenziamento nella formazione professionale siciliana. Moltissimi enti in questi giorni hanno inviato ai loro dipendenti delle lettere in cui si stabilisce che a partire da settembre o ottobre si chiuderanno baracca e burattini per via della mancata programmazione della nuova annualità formativa, vale a dire la quarta annualità del famoso Avviso 20.
Ad oggi ci sono soltanto le parole dell’assessore che ha parlato di “imminente pubblicazione della nuova programmazione” e di risorse stanziate pari a 215 milioni di euro. Ma siamo ancora sulla base delle chiacchiere da conferenza stampa perché di avvisi pubblicati ad oggi non vi è ancora traccia. Si prepara all’ennesimo calvario il mondo formativo siciliano mentre la disoccupazione giovanile galoppa proprio in Sicilia al 54 per cento in base alle ultime risultanze Istat. E siccome le attività formative finanziate dalla Regione dovrebbero proprio combattere questa disoccupazione non si capisce cosa si sia fatto sino ad oggi, a parte pagare fior di quattrini i circa 8 mila dipendenti degli enti più i tanti altri con contratto a tempo determinato che si aggirano nel settore da lungo tempo.

L’assessore regionale alla Formazione, Mariella Lo Bello, nei giorni scorsi ha lanciato un appello agli enti affinchè non licenzino nessuno perché “a breve sarà pubblicata la nuova annualità”. Intanto il settore continua a scoppiare ed a scontare ritardi ed inefficienze di sistema che si annidano in ogni dove. “Il fallimento dell’azione politica nel settore della formazione professionale del governo Crocetta si sintetizza nel flop del convegno dei giorni scorsi sul tema ‘Lancio del Programma Operativo , Fondo Sociale Europeo Sicilia  2020’ – dichiara Giuseppe Messina, Responsabile Regionale dell’Ugl Sicilia -. Ho assistito , ai lavori a Palermo, presso i cantieri culturali alla Zisa, in un clima surreale, tipico dell’inconcludenza della gestione del settore nei 3 anni targati Pd/Udc/Crocetta. Il tema della sessione dei lavori riguardava la formazione e sviluppo, ma si è parlato di tutto tranne che del futuro del sistema formativo e della prospettiva occupazionale rispetto alle misure previste dall’Fse Sicilia 2020, fatto che ha provocato il forte dissenso tra i tanti operatori della formazione professionale presenti in sala”.

Secondo quanto risulta all’Ugl ad oggi si contano oltre 2 mila operatori espulsi dal mercato. “La crisi del comparto e la perdita dell’occupazione – aggiunge Giovanni Migliore, coordinatore regionale della Cisl scuola nel settore della Formazione professionale – hanno bisogno di essere affrontate con proposte serie, concrete ed urgenti dal governo regionale con una ristrutturazione complessiva del settore. La situazione di emergenza in cui si trovano i lavoratori ormai esasperati si è creata a causa degli ultimi dieci anni di malagestione da parte della politica. Al governo si chiede un impegno straordinario per decidere insieme allo Stato tutte le soluzioni immediate possibili per le migliaia di lavoratori che soffrono”.

 

 
L’approfondimento  / Per la Uil rischiano 6 mila lavoratori
 
“Di fronte alla totale assenza di programmazione sul piano formativo 2015-2016, sono ormai tantissimi gli Enti di formazione professionale che stanno preavvisando licenziamenti collettivi a centinaia di dipendenti. Dinanzi a questo terribile scenario, che va in controtendenza rispetto a quello che si dice nel resto d’Italia sulla diminuzione della disoccupazione, il governo regionale purtroppo rimane silente”. Così Marco Falcone, capogruppo Fi all’Ars, che aggiunge: “Chiediamo l’utilizzo delle risorse residue comunitarie, onde evitare il disimpegno delle stesse, e l’attuazione celere degli adempimenti programmatori che consentano, entro settembre, l’avvio della quarta annualità dell’Avviso 20”. Ancora più catastrofico il segretario regionale della Uil Scuola, Giuseppe Raimondi: “In assenza di un nuovo Piano per l’Offerta formativa – denuncia – gli enti attiveranno le procedure di licenziamento. In mezzo alla strada finiranno almeno seimila persone. Una situazione inaccettabile, più volte denunciata dalla Uil Sicilia e che il Governo regionale sino ad ora non ha ascoltato”. E in tutto questo ancora non si sa nulla di concreto sulla nuova annualità. (mg)

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