Tutela settore pesca tavolo tecnico a Tunisi - QdS

Tutela settore pesca tavolo tecnico a Tunisi

redazione

Tutela settore pesca tavolo tecnico a Tunisi

mercoledì 06 Gennaio 2016

Unci, progetto SmartFish: dopo il Marocco, partenariato con la Tunisia

Giovedì 29 Dicembre 2015, nella sala conferenze dell’hotel Belvedere a Tunisi, alla presenza di esperti del settore della pesca, addetti del settore, esperti tecnico/scientifici ed esperti in politiche economiche/sociali, si è svolto un tavolo tecnico che ha dato il via ufficiale al rapporto di collaborazione tra Italia e Tunisia, frutto del progetto ambizioso promosso dall’UNCI, Unione Nazionale delle Cooperative Italiane, associazione nazionale di rappresentanza e tutela del movimento cooperativo con consolidata rappresentanza nel settore della pesca e dell’acquacoltura.
Si tratta di un progetto a valere sui Fondi FEP 2007-2013, ai sensi dell’art. 37 REG. (CE) N. 1198/2006 Modalità Attuativa Misura 3.1 Azioni Collettive, presentato al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura (MIPAF).
la Tunisia è il secondo paese terzo con cui è stato avviato un dialogo costruttivo finalizzato, così come prevede il progetto, alla realizzazione di uno studio di fattibilità relativo alla promozione del partenariato con i paesi terzi nel settore della pesca.
Nell’ambito del progetto, relativamente alla realizzazione dello studio di fattibilità, del partner BIOS SERVIZI,  ed in particolare alla costruzione di un percorso di scambio di best practices tra gli addetti della filiera ittica di almeno due paesi terzi, una delegazione di esperti si è già recata in Marocco, ad Agadir, per partecipare ad un tavolo di lavoro che ha previsto incontri con esperti locali del settore.
Nel corso dell’incontro, è stato presentato lo strumento SMARTFISH, ed inoltre si è discusso di problematiche del settore, sviluppo e innovazione in un’ottica di collaborazione internazionale. 
Sono stati così  attivati  tavoli tecnici di lavoro, cui hanno preso parte addetti del settore, esperti di politiche economiche/sociali e  esperto tecnico/scientifico, con le seguenti finalità:
-analizzare e raccogliere in forma di best practices elementi di positiva collaborazione tra le marinerie di paesi terzi incidenti nel bacino del Mediterraneo in particolare Marocco e Tunisia;
-analizzare e raccogliere in forma di best practices esempi di utilizzo intelligente delle risorse tecnologiche applicate alla pesca ai fini di una maggiore sostenibilità economica ed ambientale.
L’obiettivo è quello realizzare attività di interesse comune, con la partecipazione attiva di un elevato numero di operatori della pesca attraverso la messa a punto di tecnologie e l’erogazione di servizi ad alto contenuto tecnologico rivolte agli operatori della pesca che insistono nel territorio della cinque regioni ricadenti nell’obiettivo convergenza (Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia), beneficiari indiretti dell’intera iniziativa. Il progetto sarà realizzato proprio sul territorio siciliano in quanto la nostra Isola è una delle cinque regioni convergenti previste nel Bando Fep.
Il rilancio del consumo del pesce italiano, specialmente per quello denominato born in Sicily, mediante la divulgazione basata su dati scientifici, rappresenta senza alcuna ombra di dubbio, un valido mezzo per il rilancio del mercato ittico siciliano.
In tale contesto, il crescente consumo di pesce crudo o poco cotto, derivante da nuove abitudini alimentari sempre più diffuse anche in Europa, ha comportato un innalzamento del livello di guardia concernente la presenza di alcuni parassiti che, in assenza della fase di cottura, rappresentano un serio rischio per la salute umana.

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