Migranti, 80 morti in naufragio. A Catania 541 nuovi arrivi - QdS

Migranti, 80 morti in naufragio. A Catania 541 nuovi arrivi

redazione

Migranti, 80 morti in naufragio. A Catania 541 nuovi arrivi

lunedì 08 Maggio 2017

L’emergenza non si ferma: ripresi anche gli sbarchi di siriani a Lampedusa

POZZALLO (RG) – C’è anche lo scafista del gommone che tre giorni fa si è rovesciato dopo avere imbarcato acqua tra le circa ottanta vittime del naufragio avvenuto a largo della Libia. Lo hanno raccontato i sopravvissuti, sentiti su disposizione della Procura di Ragusa, che sono sbarcati domenica a Pozzallo dal cargo danese Alexander Maerks e non dal pattugliatore Fiorillo, come si era appreso in un primo momento.
La tragedia sarebbe avvenuta intorno alle 8, quando il gommone ha cominciato a imbarcare acqua e si è rovesciato.
I superstiti sono riusciti a sopravvivere restando aggrappati al natante. Sono rimasti in acqua per molte ore.
Il sostituto procuratore Marco Rota ha disposto gli atti urgenti dell’inchiesta, per naufragio colposo, delegando le indagini alla squadra mobile della polizia di Stato di Ragusa. Accertamenti sono in corso anche per accertare se la tragedia è avvenuta in acque libiche o internazionali.
Uno degli altri presunti scafisti è stato fermato dalla squadra mobile della Questura di Ragusa. Si tratta del somalo Nasrudin I Said, di 19 anni, indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Altri scafisti, hanno ricostruito i testimoni, sono rientrati Libia con un altro gommone dopo avere smontato i motori e lasciato alla deriva i natanti in attesa dell’arrivo dei soccorritori in acque internazionali.
La Squadra Mobile ha arrestato anche un marocchino che ha tentato l’ingresso clandestinamente che era destinatario di un ordine di carcerazione per furti e rapine commessi a Padova nel 2013.
Nel 2017 nell’Hotspot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 3.908 migranti in occasione di 13 approdi. Gli scafisti fermati quest’anno sono stati 38, quattro dei quali minorenni.
Intanto è ieri è arrivata a Catania la nave Marina Militare con a bordo 541 migranti salvati, nei giorni scorsi, durante sei operazioni di soccorso nel mare Mediterraneo.
Lo sbarco è avvenuto con un’imbarcazione più piccola che ha fatto la spola tra il pattugliato d’altura e il molo.
La Prefettura ha attivato il sistema di accoglienza e assistenza, mentre la squadra mobile della polizia le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale di Catania, per individuare eventuali scafisti.
A Lampedusa un neonato – arrivato sulla nave “Golfo azzurro” della Ong Open Arms – è stato trasferito in elisoccorso ad Agrigento per una grave crisi respiratoria.
Domenica notte la nave ha atteso in rada l’arrivo della “Prudence” di Msf, sulla quale sono stati trasbordati circa 300 migranti che raggiungeranno un’altra destinazione, forse Crotone; 200, invece, sono stati fatti scendere a Lampedusa, compreso il neonato. “L’arrivo di siriani – ha detto il medico Pietro Bartolo che dirige l’ambulatorio dell’isola – si era fermato; la ripresa del flusso è legata all’accordo raggiunto dall’Europa con la Turchia”.
Nel gruppo dei siriani, anche 15 bambini piccoli e numerose donne.

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